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MOBILITÀ SCOLASTICA – Bruno Mancuso: “Garantire criteri uniformi e paritari a tutti i docenti”

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BrunoMancuso

“Intervenire urgentemente per esplicitare i criteri di valutazione delle domande di mobilità da parte degli Uffici scolastici provinciali, assicurando ai docenti criteri uniformi e paritari su tutto il territorio nazionale”. 

Lo chiede il Senatore Bruno Mancuso (Ap) in un’interrogazione urgente proposta al Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, Stefania Giannini.
Oggetto dell’interrogazione, la legge n. 107/15 di riforma del sistema nazionale di istruzione che ha previsto un’assegnazione della sede di lavoro dei docenti in relazione agli ambiti territoriali  e ai risultati di un piano di mobilità straordinaria su tutti i posti vacanti dell’organico rivolto ai docenti assunti a tempo indeterminato entro l’anno scolastico 2014/2015. Riguardo la definizione degli ambiti territoriali è quindi intervenuta apposita nota del Ministero dell’Istruzione, suddividendo, in particolare, il territorio della Regione Siciliana in 28 ambiti  territoriali sub provinciali.
“Non risultano interventi del Ministero – sottolinea Mancuso – per i criteri di esame delle domande di mobilità dei docenti immessi in ruolo entro l’anno scolastico 2014/2015, per tutti i posti vacanti e disponibili per tutti gli ambiti territoriali a livello nazionale, in deroga al vincolo triennale di permanenza nella provincia. In Sicilia – afferma Mancuso – si sono verificate anomalie nella gestione delle domande di mobilità, con l’adozione dei diversi Uffici scolastici provinciali di criteri differenziati per l’esame di situazioni simili. I docenti ingiustamente penalizzati – conclude Mancuso – non sono riusciti a far convergere verso un’unica direzione le interpretazioni degli USP relativamente al servizio pre-ruolo prestato nelle Scuole Regionali Siciliane”.
Alla luce di ciò il Senatore del Gruppo di Area popolare ha chiesto l’intervento del Ministro in modo che sia assicurata ai docenti una risposta basata su criteri uniformi per tutto il territorio nazionale.

INTERROGAZIONE A RISPOSTA CON CARATTERE DI URGENZA EX ART. 151 REGOLAMENTO

Al Ministro dell’Istruzione, dell’università e della ricerca

Premesso che:
la legge n. 107/15 del 13 luglio 2015 di riforma del sistema nazionale di istruzione ha previsto una assegnazione della sede di lavoro dei docenti in relazione agli ambiti territoriali (commi 66 e 73) e ai risultati di un piano di mobilità straordinaria su tutti i posti vacanti dell’organico dell’autonomia, rivolto ai docenti assunti a tempo indeterminato entro l’anno scolastico 2014/2015 (comma 108). Le disposizioni richiamate, per poter essere pienamente operative e non essere foriere di eventuali problemi in sede di attuazione, necessitano di appositi atti di indirizzo applicativo;

a tal fine e riguardo la definizione degli ambiti territoriali, è intervenuta la nota del Ministero dell’Istruzione prot. 726 del 26/01/2016, che fornisce indicazioni e requisiti per la definizione, da parte degli Uffici scolastici regionali, della suddivisione del territorio in ambiti. In particolare, il territorio della Regione Siciliana è suddiviso in 28 ambiti  territoriali subprovinciali;

non risultano, invece, interventi del Ministero in indirizzo relativamente ai criteri di esame delle domande di mobilità dei docenti immessi in ruolo entro l’a.s. 2014/2015, da presentare come stabilito dal richiamato comma 108, per tutti i posti vacanti e disponibili per tutti gli ambiti territoriali a livello nazionale, in deroga al vincolo triennale di permanenza nella provincia, di cui all’articolo 399, comma 3, del testo unico di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297;

considerato che:
risulta all’interrogante che nella Regione Siciliana si sono verificate delle anomalie nella gestione delle predette domande di mobilità, con riferimento all’adozione, da parte dei diversi Uffici scolastici provinciali, di criteri differenziati per l’esame di situazioni simili;

nello specifico risulta all’interrogante che alcuni docenti hanno riscontrato differenze nella valutazione  e quindi nell’attribuzione del punteggio del servizio Pre-ruolo prestato nelle sei Scuole Regionali Siciliane (5 Licei Artistici, 1 Istituto Tecnico), ai fini dell’esame delle domande di mobilità: ad alcuni tale servizio era stato riconosciuto e quindi valorizzato ed altri no;

nonostante i reclami presentati all’USP di riferimento, i docenti ingiustamente penalizzati rispetto ai colleghi non sono riusciti a far convergere verso un’unica direzione le interpretazioni degli USP relativamente al servizio pre-ruolo prestato nelle Scuole Regionali Siciliane;

rilevato che:
il servizio da indicare nella domanda di mobilità è il medesimo che richiesto per la ricostruzione di carriera, come risulta ai sensi dell’articolo 485 della Sezione IV (Riconoscimento del servizio agli effetti della carriera) del decreto legislativo 297/1994: tale norma dispone che è riconosciuto come servizio di ruolo, ai fini giuridici ed economici, “al personale docente delle scuole di istruzione secondaria ed artistica, il servizio prestato presso le predette scuole statali e pareggiate, comprese quelle all’estero, in qualità di docente non di ruolo”.
Tutto ciò premesso, si chiede al Ministro in indirizzo di sapere:
se non ritenga opportuno intervenire, con lo strumento reputato più idoneo e nel modo più rapido possibile, per esplicitare i criteri di valutazione delle domande di mobilità da parte degli Uffici scolastici provinciali, in modo che sia assicurata ai docenti una risposta basata su criteri uniformi per tutto il territorio nazionale e paritari tra tutti i docenti.

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