Tra i protagonisti della “Tenda della Pace”, organizzata lo scorso Dicembre a Piazza Duomo, è nato un proficuo rapporto di collaborazione dentro un percorso condiviso, tale da far nascere una vera e propria “comunità”. Così, Sabato pomeriggio, rappresentanti di gruppi, associazioni e movimenti si sono riuniti intorno a un tavolo, per confrontarsi e programmare iniziative con l’intento di sensibilizzare e coinvolgere la città intorno al tema della Pace.
Si è deciso, tra l’altro, di portare avanti, organizzando con cadenza mensile l’Ora di Silenzio per la Pace in diverse zone cittadine, proseguendo nell’impegno intrapreso un anno e mezzo fa dal gruppo Nonviolenza, Pace, Disarmo di Cambiamo Messina dal Basso. Molta attenzione è stata posta nei confronti dei ragazzi delle scuole, con l’idea di organizzare iniziative condivise con le istituzioni scolastiche.Ambiziosa e concreta la proposta della comunità islamica: “Messina città della Pace”, progetto che renderebbe la città dello Stretto luogo di riferimento della Pace nel Mediterraneo, attraverso un programma realizzato con il finanziamento dell’Unione Europea.
Lo scorso 20 Dicembre, a chiusura della Tenda della Pace, organizzata a Piazza Duomo dalla Comunità di Base e dal Comune di Messina, dopo due giorni e mezzo di intensi lavori con dibattiti, documentazioni e riflessioni sul tema della Pace, tutti i partecipanti si diedero appuntamento affinché quell’esperienza non rimanesse isolata, programmando altri eventi, ad iniziare della prossima “Tenda”.
Allora per Messina fu un’esperienza unica: gruppi, associazioni e movimenti, animarono l’evento, giorno e notte, ciascuno nel proprio spazio ma secondo un pensiero condiviso.
E la partecipazione fu massiccia, fondata su varie forme e contributi: Comunità Islamica; Italia Nostra; il giornalista e peace- researcher Antonio Mazzeo; Energia Messinese 2.0; Centro Studi ArkEthos; Comunità di Base; comitato Giovani No Muos; padre Felice Scalia; SAE – Segretariato Attività Ecumeniche; Comunità di Sant’Egidio; Terra e cielo; FUCI – Federazione Universitaria Cattolica Italiana; Istituto Buddhista Italiano Soka Gakkai; Comunità greco-cattolica; Gruppo tematico “Nonviolenza, pace, disarmo, NoMuos” del movimento Cambiamo Messina dal Basso; Scout Masci e Agesci; Una famiglia per amico; Parrocchia Ortodossa “San Nicolò dei Greci”; Associazione Culturale “Messina-Russia”; Movimento dei Focolari; Comunità Nuovi Orizzonti e MEG; Euravia Onlus; Gioventù Francescana; padre Ettore Sentimentale con le comunità di S. Luca e S. Giacomo; l’ass. Buddhismo Tibetano Messina e Sangha dello Stretto.
Adesso, quell’appuntamento è stato rispettato. Sabato pomeriggio, nella Sala Ovale del Comune, i rappresentati di molte realtà che avevano aderito alla Tenda della Pace, si sono riuniti intorno ad un tavolo, per confrontarsi e programmare iniziative con l’intento di sensibilizzare e coinvolgere la città intorno al tema della Pace. E coloro che non hanno potuto presenziare direttamente, hanno comunque accolto favorevolmente la proposta.
Dentro un “ordine del giorno” messo a punto man mano che si sviluppavano gli argomenti, si è deciso, tra l’altro, di portare avanti l’Ora di Silenzio per la Pace in diverse zone cittadine, proseguendo nell’impegno intrapreso un anno e mezzo fa dal gruppo Nonviolenza, Pace, Disarmo di Cambiamo Messina dal Basso sulla scorta dell’evento, partecipatissimo, di Genova. Dopodiché, molta attenzione è stata posta nei confronti dei ragazzi delle scuole, con l’idea di organizzare iniziative condivise con le istituzioni scolastiche.
“Vivere in un mondo violento ci porta ad andare contro natura. In occasione della ‘Tenda’ rimasi positivamente colpita da ciò che si avvertiva oltre ogni singolo evento.
Attorno al tema della Pace ci si è espressi con tanti linguaggi. Adesso siamo qui per raccogliere idee e costruire un percorso da fare insieme”. Queste le parole di Ivana Risitano, consigliera comunale di CMdB, nonché esponente della Comunità di Base, organizzatrice dell’incontro. “Bisogna riflettere e concentrarci su temi come Pace, Giustizia e Perdono – ha proseguito la consigliera – tenendo presente che possiamo cogliere la circostanza d’avere su questi temi, in città, una certa sensibilità istituzionale”.
Da qui, la proposta di organizzare eventi, anche con cadenza regolare, ad iniziare dall’Ora di Silenzio per la Pace da condividere tutti insieme.
“Sarebbe auspicabile ripetere l’esperienza della Tenda della Pace, intervenendo tutte le comunità insieme, contestualmente, in un tutt’uno tra associazioni, movimenti e religioni”, ha proposto Salvatore Marzo, dei Focolari. “Dobbiamo parlare di Pace, ma farlo agendo nella realtà, partendo da noi stessi, inventando un nuovo modo di stare insieme”, ha sottolineato Antonietta Mondello Signorino, presidente di Italia Nostra Messina ed attivista di Nuovi Orizzonti. A nome dell’ass. Buddhismo Tibetano Messina e Sangha dello Stretto, è intervenuta Antonella Angileri che al fine di seguire un percorso di pace ha auspicato innanzitutto “presa di coscienza e consapevolezza”. Ma non solo. “Bisogna essere amorevoli e gentili con tutti e rendere collettiva la sofferenza di ciascuno”, ha evidenziato l’esponente della comunità buddhista, la quale ha proposto di riunirsi tutti insieme per un grande evento al Forte San Jachiddu, luogo dell’anima, immerso nella natura, simbolo di aggregazione e spiritualità.
Per conto della stessa comunità, è intervenuta anche Antonella Gargano: “Se si fa del bene a se stessi e agli altri, senza giudizi né discriminazioni, qualunque percorso va bene. Dobbiamo diventare un unico canale energetico”. La stessa ha poi messo in risalto l’importanza di coinvolgere le scuole, idea che ha trovato tutti d’accordo, indistintamente. Questa la proposta di Philippe Chiella, dell’Istituto Buddhista Italiano Soka Gakkai: “Organizzare incontri corali, con maggiori interazioni tra le comunità, cercando di coinvolgere quanto più possibile la cittadinanza”. Antonella Melis, è intervenuta allo scopo di promuovere la prossima straordinaria iniziativa di accogliere in città, per il secondo anno, l’equipaggio di Freedom Flotilla. La riunione per programmare gli eventi è prevista per Sabato 27, alle ore 9, nel Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca. “Ognuna delle realtà associative potrà valutare se e come contribuire alla preparazione dell’arrivo dell’imbarcazione e del suo equipaggio”, ha detto l’esponente di CMdB, impegnata in prima linea nell’iniziativa. Simonetta Micale, anch’ella esponente di CMdb, intervenuta per conto del SAE – Segretariato Attività Ecumeniche e Una Famiglia per Amico, ha parlato della prossima “Tenda”: “Lavorare per gruppi e tematiche, ma senza compartimenti stagni. Scambiare presenze in maniera libera e spontanea”. Luisa Giorgio, Una famiglia per Amico, vi ha inserito il percorso per l’affido familiare: “A Messina ci sono 187 bambini nelle case-famiglia. Un bambino che cresce nella pace sarà un adulto felice”. Per Sabrina Pandolfo, di Italia Nostra, è questo il primo passo: “Fare pace col territorio, portando questa esperienza in più luoghi, dalle colline alle spiagge”.
Cristina Cravana, ass. Il Giardino di Luce, parte dall’amore: “E’ il senso attraverso il quale si riesce a vedere l’altro”. Teresa Frisone, CMdB, Comunità di Base e Una Famiglia per Amico: “Il semplice fatto di essere qui ad ascoltare e conoscerci è già in sé una ricchezza straordinaria. La spiritualità convoglia verso la Pace”. E lancia un messaggio: “Lottare tutti insieme contro chi impedisce che essa si realizzi”. Con una proposta: associare alla “Tenda” la passeggiata per la Pace.
In mezzo a tanti pensieri, proposte e accorgimenti per condividere un percorso comune, spicca la proposta di Mohamed Refaat, Imam e presidente del Centro Islamico di Messina: “Messina città della Pace”, progetto che renderebbe la città dello Stretto luogo di riferimento della Pace nel Mediterraneo, attraverso un programma realizzato con il finanziamento dell’Unione Europea. “Chiediamo al sindaco Accorinti – ha detto Refaat – di far proprio il progetto dal punto di vista politico – amministrativo e di trovare una sede idonea. Per il resto, ci sarebbero da affrontare solo tempi burocratici”.
La chiusura di Ivana Risitano: “Partendo dalla pace interiore si arriva alla pace sociale. Oggi, qui, è nata una comunità”.
Corrado Speziale
L'articolo MESSINA – Intorno a un tavolo, insieme per la Pace sembra essere il primo su Scomunicando.