Finito il tempo delle segreterie politiche, degli incontri ufficiale, la politica trova altri spazi per il dialogo. E la politica sinagrese, in questi anticipi di campagna elettorale, si gioca anche tra caffè e chiacchiere al bar. Così è qui che i futuri protagonisti si incontrano, si confrontano, si contano, tra brioches e caffè e quando Sinagra non basta i bar di Brolo diventano ottimi salotti.
Così mentre i tempi stringono, finita l’estate con la sua “pausa” che non tutti hanno vissuto bene, la politica locale sinagrese diventa oggetto di confronti.
Non è un mistero il recente incontro, proprio davanti al classico caffè, tra Enzo Franchina e Enzo Ioppolo.
Non certo per assaporane l’aroma ma per tastare, ne retrogusto, le reali volontà sul cosa fare in futuro.
Franchina, partito in quarta da mesi, sembra proprio che abbia la difficoltà a raccogliere consensi e attrarre, mentre Ioppolo, da mesi alla finestra, attento osservatore di quanto accade sembra proprio che abbia deciso.
E almeno ai più vicini, non fa mistero nel dire che potrebbe essere pronto a ricandidarsi, quasi pressato, dice lui, ma lo si può ben credere, dai tanti che lo vedono come l’anti-Maccora designato.
Un incontro, tra i due Enzo, che sembra proprio non abbia portato a nessun passo avanti, anche se a cercar di compattare gli schieramenti in questi giorni c’è un mai domo Carmelo Rizzo.
L’esperienza amministrativa alle spalle – con i lati positivi delle vittorie e quelle delle delusioni elettorali – gli fa comprendere ora tante cose, e non si stanca di dire “Singara innanzi tutto”, consapevole che a tre liste il gioco è fatto per l’attuale sindaco.
Inevitabilmente afferma se non si trova un nome che sia in grado di coalizzare tutti sarà quasi un strada tracciata, quella della sconfitta, di chi è contro le posizioni dell’attuale sindaco.
Lui fa anche qualche nome, tra passato e presente. Di certo sarà tra i protagonisti. Da definire solo con chi.
Alla finestra anche Enzo Caputo.
Ha i voti, la forza elettorale, sta in piazza, la presidia, ne conosce gli umori.
Lui non fa mistero dell’amicizia che lo lega con Enzo Franchina, ma potrebbe tirare i remi in barca se non ci sarà una coalizioni unitaria…”mi trasferisco a Brolo” dice in maniera sorniona.
E Brolo è anche salotto non distante della “cose della politica” sinagrese.
Qui si tessono rapporti con uno degli onorevoli locali per aver un supporto elettorale pesante e che conta… in funzione tutta di un nuovo Pd.
Per il resto tutto tace, da facebook ai profili più o meno anonimi.
Si sono zittiti i fermenti di attivismo, le cene strategiche, i progetti aggreganti.
Manca la voglia di confronto, sulle cose serie, poca cultura poche iniziative dove raccontarsi, confrontarsi, gettare le basi per progetti comuni e comunitari, quasi la paura a sbilanciarsi troppo.
Così non si va avanti.
Da valutare cosa alla fine farà Emanuele Giglia ed il suo gruppo.
Lui, capo gruppo dell’opposizione, nei mesi passati aveva gettato il guanto di sfida, ma nessuno si è posto ancora al suo fianco.
Da definire il ruolo anche della Spanò, grande voce critica dell’opposizione politica locale.
Daniela potrebbe star ben a fianco ad Enzo Ioppolo che le ha sempre riconosciuto questo ruolo.
E nessuno esclude che questo avvenga.
Ma come si diceva in tanti cercano un nome aggregante.
Sempre al bar, e sono solo chiacchiere politiche, ecco che esce il nome, accreditato e credibile, di Nino Musca, professionista stimato, serio, che potrebbe essere il nome nuovo della politica locale.
Nome prima sussurrato oggi sempre più emergente.
Amico di tanti che, anche in maniera trasversale potrebbe essere il solo a indurre Enzo Ioppolo a fare il classico passo indietro.
E allora, a due, la campagna elettorale, le elezioni a Sinagra, sarebbero essere tutte da giocarsi.
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