di Luca Scaffidi Militone
All’insegna dell’originalità e della dinamicità, Sabina Guzzanti stupisce e diverte il pubblico del Teatro Vittorio Emanuele di Messina ieri sera con la sua prima di “Come ne venimmo fuori”, in replica stasera e domani pomeriggio.
Visionario ed eccentrico, lo spettacolo della Guzzanti dipinge, con l’accompagnamento di luci e musiche dai caratteri onirici e futuristici, new age e a tratti tantrici, un mondo e un’Italia in qualche modo, usciti dal “secolo di merda”, ovvero l’oscuro periodo della storia umana compreso fra il 1989 e il 2041.
Il brillante escamotage del “giorno delle celebrazioni”, ricorrenza dedicata ai festeggiamenti in ricordo della fine di un periodo caratterizzato dal triviale e stupido utilizzo del “veb” e dei social network come “fb” e “vazzap”, dalle condivisioni immotivate ed eccessive di gattini, dalle “opinioni” sbandierate sulla rete per sentirsi importanti, dai “Io non sono razzista ma…” a Giorgia Meloni, diventa l’occasione perfetta per condurre l’attenzione dei presenti sulle bugie del nostro secolo e sul controllo da parte del capitalismo che ha abilmente convinto il cittadino della morte di tutte le ideologie, spacciando il neoliberalismo che ci ha soggiogati per una non ideologia, quanto piuttosto come una realtà ineluttabile.
Condannati al groviglio di squallore e di barbarie nel quale sguazza l’italiano contemporaneo, il “one-woman show satirico” della Guzzanti con il suo futuro armonico e civile, fuori dalla schiavitù del mercato e del profitto, dalle angherie dei grandi ingannatori dell’attuale ordine costituito, offre una speranza di superamento del periodo in cui viviamo.
La mimica e la duttilità fisica ed espressiva di Sabina Guzzanti, in aggiunta alle scelte tematiche ed alla loro trasposizione vivace e coinvolgente sul palco creano un mix molto ben equilibrato di riflessione ed intrattenimento che, con caratteri intermedi fra l’inchiesta approfondita e a tutto tondo, uno spaccato degli ultimi anni, dalle dittature in America latina alla speculazione sui disastri e sui contemporanei sbarchi di clandestini in Italia, e la satira sullo stile dell’ormai celebre TgPorco rendono, “Come ne venimmo fuori” uno spettacolo accattivante e unico nel suo genere.
Luca Scaffidi Militone per scomunicando.it
Venerdì 18 novembre ore 21:00
Sabato 19 novembre ore 21:00
Domenica 20 novembre ore 17:30
Biglietti on-line >> www.ticketone.it/
BIGLIETTI RIDOTTI per GIOVANI UNDER 30 e OVER 65 >>https://goo.gl/Igib51
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