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AUTORI – Tina Ceraso e Roberto Pellecchia …“In viaggio con l’ombra”

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IL RINCORRERSI DI UN’OMBRA E DEL SUO FANTASMA

Un romanzo che unisce il diario, la confessione più intima di una perenne dannazione dei sentimenti, sentimentalismo e ossessione, erotismo e continua ricerca di se stesso e dell’altro segnalatoci da Placido Sturiale.

Può riassumersi così ‘In viaggio con l’ombra – Diari dalla Patagonia’, David and Matthaus editore.

Un romanzo a quattro mani in cui i due autori, Tina Ceraso e Roberto Pellecchia, danno vita a un appassionante alternarsi di visioni e punti di vista. Un uomo e una donna gli autori, esattamente come i due protagonisti, le cui vite intrecciate e mai unite riempiono le pagine di un testo dal duplice volto: un diario personale e un racconto di viaggio. Due narratori, uno onnisciente che racconta le esperienze oltreoceano di un autore in cerca di una nuova ispirazione e in fuga da un presente deprimente, e la sua ghost writer che appunta su un diario le proprie sensazioni, presto tramutate in ossessioni.

Una scrittura sempre viva dunque, arricchita da una pluralità di punti di vista che unisce la forma diaristica alla canonica narrazione tipica del romanzo. Il tutto condito da una continua sospensione degli eventi. Si passa dal racconto dei viaggi di un lui quasi in fuga, alle osservazioni registrate minuto per minuto da una lei sempre più pesantemente afflitta dalla lontananza.

Il mistero accompagna ogni pagina, ogni parola, ogni rapporto. Lo stesso protagonista maschile fa bene attenzione a mantenere celato il suo vero nome, usando uno pseudonimo come scudo contro il mondo. Il lettore è costantemente sollecitato da elementi che svelano, ma non troppo. La relazione che lega l’autore alla sua assistente suscita curiosità ancor prima che inizi. Il lettore cerca di giungere a conclusioni impossibili da raggiungere o anche solo intuire, se non continuando a leggere. Lei, ghost, lui, ombra. Lei ferma, lui in viaggio. Due figure assolutamente opposte, accomunate dall’essere ‘mistero’ per l’altra. Un’ombra e un fantasma, appunto. Lei, spirito, sentimento, passione e fragilità. Lui, forma, concretezza, pragmatismo e una sprezzante carica spoetizzante. Ma entrambi affascinanti agli occhi dell’altro. Complice la distanza. Una comunicazione che avviene solo tramite email e sporadiche telefonate. Non sanno cosa l’uno pensa dell’altro, né se l’uno pensa all’altro. Lei lo conosce solo tramite i suoi scritti. Conosce l’uomo che si cela dietro i racconti di un viaggio che diviene anche il suo viaggio. Di formazione, di remissione, di confusione. Forse una semplice fuga.

Forse un voler cercare ciò che non troverà mai. La freddezza di lui è ciò che spiazza, innervosisce e un po’ incupisce il racconto. Vivono una vera convivenza, virtuale e imposta quasi contro la loro volontà. Ma sin dalle prime pagine c’è sentore di un possibile cambiamento che spinge il lettore a continuare. Lo stesso lettore che conosce i personaggi più di quanto loro non conoscano se stessi. E’ uno spiare continuo nei sentimenti di due soggetti che finiranno col cercarsi reciprocamente. Che forse si conoscono da sempre. Lei Orfeo e lui Euridice. Un lui spaventato dal coinvolgimento, sconvolto da un erotismo che diviene una costante. Due figure legate da un gioco di presenze che si nutre dell’assenza.

Della ricerca, della fuga e del ritrovamento. Il romanzo che l’autore compone giorno dopo giorno è l’unico elemento che li tiene insieme. Lui scrive, lei riceve e corregge. La paura che terminato il lavoro finisca tutto è costante. Forse da parte di entrambi. Due figure i cui livelli di coinvolgimento appaiono apparentemente chiari all’inizio, ma i colpi di scena non mancano. La vistosa chiusura di lui sembra aspettare qualcosa. Un’inviolabilità in attesa di una violazione. La voglia di raccontarsi che si scontra con il timore di intromissioni troppo intime.

In questo turbinio di sensazioni contrastanti giocano un ruolo fondamentale i personaggi secondari con cui i protagonisti si imbattono saltuariamente. I dialoghi che ne derivano permettono ai due di aprirsi a interlocutori occasionali che, proprio per la loro presenza momentanea, danno quella sicurezza che deriva dall’essere coscienti che non si incontreranno più. I due quindi si esprimono, si ‘svuotano’. Svelano, mentre si inseguono più o meno consapevolmente.

Un viaggio fatto di ricerca, di paura. Una fuga da un passato che li lega, senza dar modo di capire se si riuniranno mai.

Un continuo sfiorarsi, in attesa di un toccarsi.

Gaia  Stella Trischitta

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Presentazione

In viaggio con l’ombra è un romanzo a due voci che coniuga il fascino della letteratura di viaggio alla giostra dei sentimenti, in cui l’avventura della costruzione di un libro si fa metafora plastica della costruzione di un amore. Un inseguimento a distanza – con i ghiacciai della Patagonia come fondale – che ha nella scrittura l’unico strumento di indagine sul mondo, sui propri sentimenti, su di sé.

Sinossi

Germano Rinaldi, alias Enrico Morgano, è uno scrittore affermato. L’ultimo suo libro, però, è stato un flop, e per la prima volta Zavatti, il suo editore, pensa di affiancargli un bravo ghostwriter. Dapprima riluttante, Morgano sceglie d’istinto Francesca Apoldio, nota nel suo ambiente per la sua professionalità e bravura, ma anche per il suo carattere ostico, umbratile, lunatico.
Morgano decide di anticipare la sua partenza per l’Argentina – di lì a qualche mese lo aspettano a Ushuaia, dove un vecchio zio, recentemente scomparso, gli ha lasciato della terra in eredità – per ricavare dal viaggio la giusta ispirazione per il nuovo libro che dovrà rilanciarlo. Si incontra così fugacemente con Francesca all’aeroporto, per conoscersi e accordarsi sul lavoro, che porteranno avanti a distanza. Lei gli lascia un quadrifoglio, una bussola e – tenendogli le mani – un pezzo della sua anima, come viatico per una condivisione che sia foriera di una collaborazione efficace.
L’incontro ha le sue conseguenze. In Francesca si radica il sospetto che il destino l’abbia rimessa di fronte a una sua antica fiamma, di cui ha perso le tracce e a cui aveva affidato tante delle sue aspirazioni giovanili. Riversa questo sospetto nelle pagine del suo diario, onnipresente valvola di sfogo delle sue ondate umorali: Francesca vive di e con le parole, sue e degli autori a cui viene affiancata, ma questa volta è diverso, questo incontro ha già scardinato le sue barriere, l’ha già stanata.
Dal canto suo Morgano parte per l’Argentina senza un piano preciso, deciso ad assecondare gli eventi, a farsi guidare da essi, da solo, alla ricerca della giusta ispirazione ma soprattutto di se stesso. Vive così un’intensa notte d’amore con la stupenda guida turistica che lo accoglie a Buenos Aires, per poi scappare da lei prima che si svegli e ritrovarsi aggregato a una comitiva di inglesi diretti proprio alla Terra del Fuoco.
Ogni passaggio di questa avventura anima i capitoli che Morgano, uno alla volta, invia in lettura a Francesca, sempre attenta a carpire in essi indizi sulla vera identità del “suo” Enrico Morgano, poi nutriti, smentiti o commentati nel suo privatissimo diario.
Si procede così parallelamente, a due voci, in un disvelamento progressivo in cui i protagonisti – sempre per mezzo della loro scrittura – si palesano in quello che diventa un vero e proprio inseguimento nel quale Francesca si impegna – come sua ombra – nel momento in cui comprende che Morgano sta in effetti scrivendo il suo diario dalla Patagonia.
Non senza colpi di scena ed episodi rocamboleschi, le due strade alla fine convergeranno, almeno in parte, nel compimento del libro, per la soddisfazione di Zavatti e di tutti i lettori: In viaggio con l’ombra è, infatti, la storia metaletteraria di un libro nel suo farsi, il progressivo conoscersi e amalgamarsi di due punti di vista, di due storie narrate – con toni, modi e intenzioni diversi – che diventano una. Una metafora plastica e in divenire di una grande storia d’amore.

 

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Tina Ceraso, nata ad Agropoli (Sa), si è trasferita giovanissima a Milano e poi a Roma, dove ha completato gli studi in marketing/management e gestione d’impresa. Specializzata in sicurezza, qualità e sistemi di qualificazione, attualmente è dirigente in un’impresa di costruzioni romana, consulente di alcune aziende laziali e collabora, in qualità di valutatore, con un ente di certificazione nazionale.
Appassionata di letteratura e di poesia ha ottenuto di recente i seguenti riconoscimenti: premio della critica alla prima gara di poesia su Facebook (aprile 2010); Novembre primo posto assoluto alla seconda gara di poesia su Facebook (novembre 2010); primo posto assoluto del Premio Olmo, sezione Poesia (Raviscanina, dicembre 2011); pubblicazione di un brano di poesia sull’antologia L’Erudita edita da Giulio Perrone Editore (Roma, aprile 2012); primo posto al Premio Paestum bandito dall’Accademia Nazionale di Paestum, sezione poesia (San Severino, dicembre 2012); pubblicazione di un brano sull’antologia Perché i poeti ed. L’Erudita (Roma, aprile 2013); pubblicazione di aforismi sulle agende letterarie Erudita (Roma, dicembre 2012-dicembre 2013).


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Roberto Pellecchia, nato a Irdning, in Austria, esercita la professione di medico da oltre trent’anni a Salerno ed è specializzato in cardiologia e in geriatria. Appassionato di fotografia, di arte, viaggi e territorio, ha pubblicato di recente i seguenti volumi completi di cartografie, tutti per Officine Zephiro: Le 100 spiagge della Costiera Amalfitana (2008); Spiagge, cale e borghi della Costa del Cilento (2010); Le 100 meraviglie del Cilento e Vallo di Diano (2012); Segreti e meraviglie della costa di Sorrento (2014).
Autore di numerosi articoli, e di immagini fotografiche a corredo, per il giornale di enogastronomia, agricoltura, ambiente e turismo “Rosmarino News”, Pellecchia è anche fondatore e amministratore di numerose pagine Facebook che si occupano della valorizzazione del territorio: Le 100 Spiagge delle Costiera Amalfitana, Costa di Sorrento, Irdning & Irdninger, Costa del Cilento. In particolare quest’ultima pagina ha vinto il “Premio Leucosia” nel 2010 e annovera attualmente oltre centoventicinquemilamila sostenitori.

 

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L’autrice della recensione:

Nata nel 1987 a Messina, città verso la quale il senso di appartenenza e ammirazione è tale, da poter credere nel cambiamento. Laureata in Lettere moderne con una tesi in Letterature comparate su “Erzsébeth Bathory – La contessa sanguinaria come icona POP”.  Specializzata in metodi e linguaggi del giornalismo con una tesi in Etica dei media dal titolo “MADRE DEL DIVERSO – Pratica del materno e omosessualità”. Testarda come pochi, presuntuosa come troppi. Desiderosa di cambiare le cose, consapevole del fatto che, per farlo, il primo passo sia migliorare se stessi. Appassionata di De André, letteratura, arte, fotografia, vino rosso e tacchi alti … ma il momento in cui sento veramente i brividi sotto la pelle, è quando sono di fronte a un foglio bianco.

 

In viaggio con l’ombra
Diario dalla Patagonia

di Tina Ceraso e Roberto Pellecchia

Genere: romanzo (amore, letteratura di viaggio)
Uscita del libro: 11 ottobre 2016

Edizioni David and Matthaus

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