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Il progetto solidale “Cochapamba Vive”, tra la Valdinievole e l’Ecuador vede in prima linea la cooperatrice umbertina. Sono anche sue le foto di un calendario stampato per reperire nuovi fondi per le attività solidali. Brava
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La Valdinievole a pochi kilometri di Pistoia, al confine con le province di Lucca e di Firenze è al centro di un progetto di solidarietà, mostrando il suo lato migliore aderendo ancora una volta a campagne di solidarietà d’ampia portata.
Giulia Fiori e Alberto Barni, coordinatori regionali dell’associazione onlus LIV Toscana, che agisce nella salvaguardia dell’ambiente con fini di protezione e solidarietà sono protagonisti, aderiscono e sostengono “Cochapamba Vive”
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Un progetto internazionale della ENGIM Onlus, organizzazione non governativa nata nel 1977 con sede a Roma, che lavora in Italia e nel mondo ponendo la sua attenzione sull’importanza dell’educazione dell’individuo, sviluppando le sue abilità, e sulla generazione e realizzazione di nuove idee, intese come strumento chiave per lo sviluppo umano, la crescita economica di un popolo e la sua produttività.
L’organizzazione promuove l’educazione e la formazione professionale come arricchimento delle culture: il suo motto è “Fare il bene e farlo bene”, frase di San Leonardo Murialdo, il Santo torinese che dedicò la propria vita ai giovani poveri e abbandonati, ispirando leggi a tutela delle classi più deboli, minori, donne e lavoratori.
Ed è qui che è impegnata Enza Sonuia Caputo.
A raccontare quello che la giovane Albertina… cittadina del mondo, sta realizzando lo racconta proprio Alberto Barni: “La nostra volontaria Enza Sonia Caputo si trova a Quito, la capitale dell’Ecuador dal 10 ottobre 2016 presso il centro Caritas di Cochapamba, un quartiere molto povero dove Enza Sonia sta lavorando per aiutare soprattutto i bambini senza famiglia o che vivono in situazione di forte disagio nei paesi più poveri del mondo e che trovano nel centro un luogo sicuro dove ricevono un pasto caldo al giorno”.
Le iniziative promosse da Engim puntano a collegare in modo sinergico le attività svolte presso i centri di formazione professionale presenti sul territorio nazionale, con quelle di integrazione tra i vari paesi dell’Unione Europea, e quelle di cooperazione internazionale nei paesi in via di sviluppo.
Un filo diretto che unisce tutto il mondo, in poche parole. Iniziative di solidarietà e progetti di cooperazione e promozione dello sviluppo locale sono state realizzate in numerose nazioni, come Argentina, Colombia, Ecuador, Albania, Ghana, Mali e India.
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“Enza – continua Giulia Fiori – , ha 28 anni, una laurea in Scienze Internazionali e un cuore immenso. Tutti i giorni è a stretto contatto con casi di povertà estrema; quasi tutti i bimbi che frequentano il centro di Cochapamba nord dove lavora, hanno un solo genitore o sono stati abbandonati. Il centro rappresenta per loro un’alternativa alla strada, la possibilità di mangiare almeno un pasto al giorno e di ricevere affetto”.
Alberto e Giulia hanno deciso di stampare un calendario (con l’aiuto di Alessandro Nannetti e la WTLandsScapes.com di Pistoia) che raccoglie le foto dei volti dei bambini che frequentano il centro e della realtà locale e vita quotidiana del quartiere, scattate da Enza e da altri volontari.
In programma ci sono diverse iniziative con annessi banchini di solidarietà nelle piazze dei vari comuni della Valdinievole: il ricavato delle offerte ricevute dall’acquisto dei calendari sarà interamente devoluto al Centro Engim Onlus di Cochapamba a Quito.
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“Enza, Selene e Daniele, gli altri volontari italiani che lavorano con lei a Cochapamba – continua Giulia – , hanno organizzato una raccolta di fondi nelle loro rispettive regioni italiane di provenienza. I soldi verranno usati per pagare la retta annuale per frequentare il centro per alcuni dei bambini, e le medicine per Javier ed Estalin, il quale soffre della sindrome di Wilson, che determina l’accumulo di rame nei tessuti. I due bambini vivono in una baracca: a prendersi cura di loro, dopo essere stati abbandonati dai genitori e dopo aver subito sevizie dal padre, la nonna Maria, una mujer guerrera. Il giorno di Natale, Enza Sonia ha trascorso il pranzo nelle favelas dove abita la signora Maria e i suoi due nipoti. Ha pranzato con pane e formaggio ed è stata felice”.
Non c’è bisogno di dire altro.
Solo avere un gran rispetto ed ammirazione per questi giovani ragazzi che dedicano la loro vita ad aiutare il prossimo.
Per maggiori informazioni consultare
https://www.facebook.com/ENGIM.ong/ .
fonte
http://www.lagazzettadipistoia.it/
L'articolo ENZA CAPUTO – Solidarietà fattiva e concreta a Cochapamba Nord, un quartiere povero di Quito sembra essere il primo su Scomunicando.