Dopo aver visto certe sfumature negative nel “l’Ora Legale” o osservando quei luoghi comuni che recitano Toti e Totino o quel sicilianismo abusato da Pif nei suoi film; dopo tutto il lavoro che stiamo facendo qui a Palermo con “Siciliani Liberi”, è qusi un obbligo scrivere queste due righe …
Antonio Milazzo, liberato pensatore, ci scrive:
Comici, Cabarettisti, Sceneggiatori, Attori o pseudo “Artisti” Siciliani…
che usate intrattenere il vostro limitato pubblico con atteggiamenti o una dialettica volgare e meschina, Vi prego… smettetela di speculare o fare cassa mettendo sempre in ridicolo o in risalto aspetti di un modo di essere siciliano che ormai non esiste più!
Smettetela di mistificare metodi e filosofie di un antico popolo saccheggiato da una cultura/politica italianota a discapito dello sviluppo di tutti quei siciliani che ieri e oggi hanno combattuto e stanno combattendo per una Sicilia migliore, diversamente acculturata e libera da certe obsolete mentalità probabilmente determinate da chi continua a sfruttarci.
Basta con questa commedia o recite che soffocano il lavoro e la speranza delle future generazioni isolane che intendono riscattare la loro vera immagine!
Basta di rovinare o ridicolizzare (solo per fare cassa) aspetti di alcuni vostri fratelli siciliani che sono stati tartassati dalla povertà intellettuale di una scuola programmata ad arte da chi da tempo attinge risorse e voti.
L’arte della recitazione, la commedia, la satira teatrale, cinematografica, televisiva, non dovrebbero servire a mettere in evidenza aspetti negativi di un popolo, ma a costruire qualcosa di nuovo, di bello, di costruttivo; qualcosa che può aiutare un popolo a sollevarsi dall’ignoranza, dalla miseria intellettuale e spirituale dove forse altri (per un ritorno di potere) l’hanno costretto a pascolare.
Dunque, Vi prego… fate sfoggio delle vostre capacità, creatività, non solo per guadagnare qualche spicciolo o per evidenziare la vostra immagine, ma per dare il vero Senso e Scopo all’Arte, al Talento, allo Sviluppo culturale di un Popolo, poiché qualcuno ha scritto: “L’Arte rinnova i popoli e ne rivela l’esistenza, vano delle scene il diletto ove non miri a preparar l’avvenire”
E un altro storico personaggio ancora prima ha detto: “Fatti non foste per viver come bruti, ma per seguir virtute e Conoscenza”.
Antonio Milazzo
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