Lo sfogo di un diciottene stefanese dopo che qualche pomeriggio fa, un gruppo di ragazzini ha forzato la rete di recinzione, entrando nel campetto senza autorizzazione e danneggiando la struttura e lui, tramite la nostra app, scrive al giornale e denuncia, civilmente, un cattivo esempio …
Lo scorso pomeriggio, un gruppo di ragazzini ha forzato la rete di recinzione, entrando nel campetto senza autorizzazione e danneggiando la struttura.
Il sindaco Francesco Re lo ha detto con fermezza “telecamere subito e punizioni esemplari per i disobbedienti”.
Ed effettivamente, anche l’entusiasmo di baby calciatori va irreggimentato nei binari del rispetto di qualcosa che non è di nessuno ma è di tutti.
Così Vincenzo Consentino, neo diciottenne da sempre attivo nella comunità stefanese e nel volontariato non nasconde la sua amarezza.
“Questo campetto lo dobbiamo custodire – ha detto – i più piccoli hanno la possibilità di giocare in sicurezza e gratuitamente.
Le regole si rispettano, se è chiuso un motivo ci sarà.
Distruggere la rete non solo è sbagliato ma è anche pericoloso e qualcuno avrebbe anche potuto farsi del male”.
Il campo di calcetto di contrada Torrazza, dallo scorso novembre è fruibile anche nelle ore notturne, dopo che è stato messo in funzione l’impianto di illuminazione.
L’impianto di gioco è in erba sintetica provvisto di tutta la segnaletica, due porte complete di rete, recinzione del campo, due spogliatoi, servizi igienici per disabili, giochi per i bambini e panchine.
Occorre adesso attivare le docce, rendere completamente fruibili entrambi gli spogliatoi e procedere con il protocollo d’intesa, tra il comune e il liceo artistico “Esposito”, guidato dal dirigente Calogero Antoci, per incorniciare l’area giochi con un grande murales.
A firmare il progetto, i lavori sono stati eseguiti dalla ditta Sebastiano Contino di Caronia, è stato l’architetto Gabriella Insana, che ne è diventata madrina.
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