Nei locali di via Giordano Bruno 106, si è tenuta l’assemblea congressuale del Psi di Messina, in vista del congresso straordinario nazionale di Roma del 18 e 19 marzo prossimi.
Introdotti e coordinati dal presidente provinciale, on. prof. Maurizio Ballistreri, i lavori sono stati aperti dal segretario provinciale ing. Amedeo Gitto, con numerosi interventi nel dibattito. Al termine è stato approvato un documento in cui si contesta la linea del segretario nazionale del Psi di “appiattimento su Renzi e su sulla sua deriva centrista e oligarchica, battuta sonoramente nel referendum costituzionale del 4 dicembre scorso”. Secondo i socialisti messinesi “il congresso del Psi di marzo costituisce il disperato tentativo di un ristretto gruppo dirigente, legittimato sul piano elettorale dalle mance del Pd, di sopravvivere, senza dare riscontro alle istanze di un ‘socialismo largo’, fatto di fondazioni, associazioni, circoli e singole personalità della cultura e della storia socialista e riformista d’Italia, che sia impegnato sui temi che interessano i cittadini: ‘la politica delle cose’ di Pietro Nenni”. Il Psi di Messina – conclude il documento – è impegnato per costruire una vasta alleanza di sinistra, a partire dalle prossime elezioni regionali, che abbia al centro della propria prospettiva programmatica il lavoro, i diritti sociali, la questione giovanile, lo sviluppo economico, le infrastrutture, le politiche di sicurezza sociale, l’utilizzo dell’Autonomia speciale per imporre nella politica siciliana il principio di responsabilità”.
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