
Per il Presidente del consiglio comunale di Mistretta “l’esposto a Manganaro infamia i Nebrodi” ed esprime “la più convinta ed ampia solidarietà” al vice questore aggiunto Daniele Manganaro, vittima della “vile pratica del dossieraggio e del pettegolezzo che infamia l’istituzione dallo stesso rappresentata, ma anche l’intera popolazione dei Nebrodi”.
Testagrossa denuncia la “macchina del fango attuata con il solito sistema dell’attacco anonimo” e “la scientifica manipolazione della verità volta a delegittimare e frenare il percorso di legalità e trasparenza intrapreso dal vice questore Manganaro”.
In una nota diffusa dal presidente del consiglio mistrettese si legge infatti che “La vigliaccheria dell’anonimato, i tempi, il metodo usato, fanno pensare ad un’azione finalizzata ad alimentare la sfiducia ed il prestigio delle istituzioni ledono l’onorabilità di chi dedica il proprio tempo e il proprio lavoro alla nostra comunità, esponendosi ogni giorno e mettendo a rischio la propria vita”.
Parole d’elogio per Manganaro “esempio di “serietà e passione, pieno rispetto delle regole etiche, deontologiche e professionali”.
Testagrossa augura al vice questore Manganaro di “continuare nell’impegno e nell’attività posta in essere fino ad ora, dando speranza a coloro che, come me e come tanti altri, credono fermamente in un cambiamento radicale da contrapporre, invece, a chi pensa o sogna che la vita debba scorrere sempre nel solito torbido malaffare”.
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