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Andar a scuola a Brolo –… Money Money Money

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Genitori frastornati per la richiesta costante di oboli, integrazioni, donazioni per le attività scolastiche. Stamani durante l’inaugurazione dei nuovi locali dell’ex scuola media, c’era anche chi commentava le ultime richieste tese a “far cassa” – questa volta da parte del Comitato dei Genitori – per progetti didattici destinati ai ragazzini delle elementari. “Sembra di essere in una scuola privata” commentava una giovane madre.

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SCUOLA PUBBLICA O PRIVATA?

La domanda è spontanea.

Senza entare nel merito della qualità e della necessità dei progetti. Tutti sicuramente validi, il “pezzo” punta l’indice sul disagio che tali richieste creano in seno alle famiglie meno agiate, e sono tante.

Noi raccontiamo i fatti.

Così come ce li hanno raccontati.

Speriamo che siano confutati, saremmo lieti di rettificarli.

Speriamo che i genitori riescano ad aver quelle spiegazioni che giustifichino  gli oboli quotidiani al “diritto allo studio” che pesano sui loro bilanci familiari.

Non è, non vuole essere, e speriamo che nessuno colga questo, una polemica, nè un atto d’accusa nei confronti di chi insegna, dei piani di formazione che devono far anche i conti con la carenza di materiali o di forniture, ma semplicemente un accendere i fari su un problema, a nostro avviso, serio, grave, diffuso e che ha come obiettivo trovare soluzioni… rammentando che siamo nell’ambito di una scuola dell’obbligo.
inaugurazione ex scuola media 2016 (10) Maria ricciardelloI fatti:

Nel giro di pochi giorni, è la seconda volta, che i genitori degli alunni di Brolo vengono convocati, in riunione, per richieste davvero singolari: soldi, soldi, soldi, soldi per finanziare i progetti scolastici cui partecipano i loro figli!

Da qualche tempo a questa parte ai genitori vengono fatte continue richieste: piccole somme per comprare materiale, quote per l’assicurazione, biglietti per cinema, teatro, adesso somme più consistenti per pagare gli esperti per particolari progetti di promozione delle eccellenze.

Dalle vicine scuole non si hanno notizie di così esose richieste – dicono gli stessi genitori – ossessionati dalla continua questua.

Chiedendosi se i loro figli siamo in una scuola pubblica e dell’obbligo o in una scuola privata?

A loro sorgono spontanee alcune domande: come vengono spesi i finanziamenti dati alla scuola per il funzionamento e per il fondo dell’istituto?

Pur considerando  che le risorse siano diminuite, come avviene la gestione dei fondi acquisiti?

inaugurazione ex scuola media 2016 (8)

Molti genitori sono costretti a versare un fondo per acquisto materiale di prima necessità per attività curriculari mentre un tempo la scuola destinava una quota pro capite per ciascun alunno per tali tipologie di acquisto.

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Perché?

Forse i fondi per il funzionamento didattico non vengono più erogati? Non sembra guardando le altre scuole vicine.

E allora?

Vengono forse stornati e destinati ad altre esigenze ritenute prioritarie, come – si vocifera – quelli di acquisto di arredi con fondi destinato ad altro.

E che dire dei progetti che spesso si configurano come arricchimento dell’offerta formativa?

E’ vero che una scuola si qualifica per la tipologia di percorsi formativi che progetta in risposta alle esigenze dell’utenza ma viene spontaneo chiedersi se è lecito progettare senza adeguate coperture finanziarie previste in bilancio, salvo poi rifarsi sui genitori.

Quale genitore poi, in riunione pubblica e congiunta si tirerebbe indietro di fronte alla richiesta di una somma che è per le “opportunità” riservate al figlio o alla figlia? Non sia mai privare il piccolo di certe esperienze! Pazienza, si tira la cinghia e si versano i soldi, con sempre più sacrifici.

I tempi, si sa, sono molto molto difficili.  Ma è giusto questo?

O non sarebbe forse più giusto – dicono gli stessi genitori – che la scuola selezionasse i progetti davvero qualificanti per l’Istituto prevedendo solo per questi la corretta copertura finanziaria con le risorse di cui dispone, senza gravare sulle famiglie? D’altro canto si tratta di scuola pubblica!

Sul fronte richieste si aggiungono quelle del Comitato Genitori per reperire fondi ulteriori per la scuola (ben 50,00 euro a testa).

Ovviamente tutto sarà sicuramente ben speso.. ma intanto c’è da reperirli, uscirli e far quadrare il bilancio familiare.

Ed intanto arriva la richiesta – ma solo per chi vuole aderire – dell’acquisto delle colombe pasquali o delle uova augurali.

10 euro a testa di cui cinque da destinare ad un fondo per i progetti destinati ai ragazzi.

A proporlo è il Comitato dei Genitori e sulla messaggeria istantanea dei social infuriano gli “uffa!” prima ancora di saper quale saranno i progetti.

Ed  intano i ragazzini – spesso lontani da queste discussioni – si godono le nuove aule, i locali della mensa, le migliorie apportate a quasi tutta l’edilizia scolastica locale, anche con i fondi dei Pon, e la tecnologia appena giunta. E’ di oggi la notizia delle lavagne e lim e dei tablet appena arrivarti, e  presto i plessi avranno a disposizione il wifi.

Ecco le due facce della medaglia, ma questo a volte non basta.

 

 

 

 

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