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SINAGRA – Le polemiche politiche son come le ciliege, una tira l’altra

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pro loco fuori centro
La replica del sindaco Maccora sugli stipendi non chiarisce i dubbi, ed ecco che spunta la questione del trasferimento della Pro Loco. Una scelta discutibile e tutta da verificare, nella sua funzione di front office per l’informazione turistica da sempre assolto dall’ente in maniera puntuale e preciso

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Ma andando per ordine,

Sulla questione dei mancati stipendi ai dipendenti comunali ad oggi”parole tante, soldi zero”.

E perdurando la gravissima crisi al comune di Sinagra sotto il profilo delle liquidazioni degli stipendi ai dipendenti, dopo la nota del gruppo consiliare di minoranza “Uniti per crescere” arriva la risposta del sindaco Enza Maccora.

“Solo per chiarire quanto gratuitamente affermato nel comunicato del gruppo consiliare di minoranza “Uniti per crescere”, si precisa che il personale dipendente del comune è considerato una risorsa per l’Ente e per la cittadinanza e viene valutato esclusivamente in termini di efficienza lavorativa e non certamente per le opinioni politiche o per le simpatie elettorali che attengono alla sfera privata di ognuno e, in quanto tali, meritevoli di rispetto”.

Nel comunicato il sindaco aggiunge: “L’interesse manifestato dal gruppo di minoranza per il personale dipendente, che ritiene essere ostile all’Amministrazione, assume invece un chiaro sapore elettoralistico in vista delle elezioni amministrative del prossimo anno.

Se l’interesse fosse effettivamente questo allora a preoccuparsi dovranno essere proprio i dipendenti del comune i quali dovrebbero porsi seri dubbi sulla oggettività della “tutela”.

Quindi il sindaco conclude la sua replica:“Per quanto riguarda invece le spese sostenute dal comune con i trasferimenti avuti nel corso del corrente anno si rappresenta che gli importi riportati nel manifesto dell’Amministrazione Comunale datato 25/03/2016 sono da riferire soltanto ad alcune tipologie di spesa più significative alle quali vanno ad aggiungersi gli ulteriori pagamenti sostenuti per altri servizi, altrettanto importanti per la comunità locale, quali il trasporto scolastico urbano, notoriamente impegnativo per la capillarietà con la quale è esteso a tutti gli studenti.

Non meno rilevanti risultano le spese per il conferimento in discarica dei rifiuti e per il pagamento dell’energia elettrica della pubblica illuminazione e del servizio acquedotto, analogamente liquidate nei primi mesi dell’anno”.

Così l’amministrazione si esprime oggi sulla questione, ma di fatto, per i dipendenti nulla cambia. Nessuna certezza sui futuri pagamenti

Per la cronaca riportiamo qui appresso anche il testo dell’opposizione a cui fa riferimento il sindaco, rammentando che anche Daniela Spanò (vedi archivo), il vicepresidente del consiglio comunale aveva fatto sentire la sua voce, chiedendo lumi sui motivi dei ritrardi investendo direttamente sulla questione gli uffici di ragioneria dell’ente.

LA NOTA DELL’OPPOSIZIONE

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“Il sindaco Enza Maccoraha scritto qualche giorno fa il gruppo consiliare di minoranza “Uniti per crescere”ha deciso di “sacrificare” i dipendenti comunali sull’altare della sua seconda candidatura.

Un sindaco che ha vinto con il 27% dei suffragi, e che dunque rappresenta una minoranza, sa che in una competizione a due liste subirebbe una grande sconfitta.

Pertanto porta avanti una politica che ha come unico fine quello di arrivare alle prossime elezioni con molteplici liste.

Con questa illusione coltiva il proprio orticello, del quale non fanno parte i lavoratori del nostro comune.

Dall’inizio del mandato – prosegue la nota – Enza Maccora ha ritenuto i dipendenti ostili alla compagine amministrativa, sapendo che elettoralmente non potrà contare su buona parte di loro.

Per questo motivo cerca di cavalcare l’onda del malcontento dei tanti cittadini che hanno una situazione di sofferenza. Infatti, si vorrebbe far passare il messaggio secondo cui, considerato il periodo di crisi economica che stiamo vivendo, i dipendenti sono comunque dei privilegiati e che, dunque, è solo una questione di tempo e lo stipendio lo percepiranno, concetto ribadito in diverse occasioni pubblicamente anche da qualche consigliere comunale di maggioranza.

La nostra posizione si basa su dati oggettivi e inconfutabili, infatti con i 600.000 euro introitati nei primi tre mesi dell’anno, (trasferimento regionale+trasferimento statale+tributi locali+affitti aree Pim= 600.000 euro, chiedere conferma al ragioniere) si potevano garantire gli stipendi ai dipendenti del comune di Sinagra e invece, il capo sono io, dopo aver fatto trascorrere ai lavoratori le festività natalizie senza stipendio e tredicesima, ha fatto passare anche la festa di Pasqua senza gli stipendi di febbraio e marzo.

Alla luce di quanto sopra riportato, e di quanto già affermato nel precedente comunicato, non possiamo promuovere il sindaco sui numeri: invero l’unico argomento su cui Enza Maccora è stata insuperabile e potrà essere ricordata, è il numero spropositato di incarichi legali affidati per altro – e conclude “Uniti per crescere” – dati per la quasi totalità a legali non residenti a Sinagra”.

Sulla questione-stipendi c’è anche l’intervento del vice presidente del consiglio e da tempo indipendente Daniela Spanò che ha chiesto conto dei trasferimenti regionali e statali in merito per il 2016 e delle entrate locali volendo sapere anche sui pagamenti effettuati.

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Ma il clima politico a Sinagra si increspa ormai quotidianamente.

All’orizzonte già c’è aria di polemica per la decisione di spostare i locali della Pro Loco in periferia e che riapre il dibattito sulle associazioni.

La Proloco infatti ora è stata allocata in quella che sarà la sede del nuovo “Museo”, ricavato con tante donazioni private alla stessa associazione.

Museo che si trova ai limiti del centro urbano.

La storia di questo museo è complessa. Prima doveva essere ospitato al palazzo Salleo, poi per carenze strutturali di quel luogo, la stessa Pro Loco indicò quale sede opportuna la Biblioteca, ma i tecnici del Gal che sta finanziando il progetto non ritennero valida questa soluzione e quindi si approdò all’ultima scelta. Quella dell’ex asilio nido.

Una scelta condivisa dell’amministrazione comunale che, nel frattempo, ha deciso di affidare ad altre associazioni altri locali di sua pertinenza e per l’affiliata dell’Unpli la scelta è stata appunto quella di un luogo che è certamente istituzionale e di futuro prestigio, che sarà ulteriormente migliorato con i lavori attualmente in corso, dotato anche di giardino.

Un ambito funzionale ma che forse potrebbe essere inadeguato, vista la natura turistica dell’associazione diretta da una vivacissima Enza Mola, che lega la sua attività oltre all’organizzazioni di mostre ed eventi a quella di essere promotrice di informazioni ai turisti in transito.

Quindi un luogo più idoneo, – più di passaggio e al centro – maggiormente fruibile, sarebbe stato più opportuno, almeno per mantener front office delle informazioni.

Il presidente della locale Pro Loco minimizza, ribadendo che sarà un polo culturale importante, illustrandone le future peculiarità, tagliando corto sulle eventuali polemiche.

Anche se sembra che tra le motivazioni dell’aver lasciato la vecchia sede, oggettivamente centrale – ma non idonea ad ospitare il museo – c’è anche alla base una serie lunghissima di annualità di arretrati della pigione d”affitto non onorati.

Ma la questione mostra oltre il lato pratico-strutturale anche un  aspetto politico che si allarga al rapporto tra associazioni e amministrazione.

Infatti questa sarà attenzionata al più presto come ha già annunciato la stessa Daniela Spanò che si era interessata in un recente passato, dei rapporti tra amministrazione e le associazioni sinagresi.

“A metà del 2015, puntualizza la Spanò – rivolgendomi al responsabile d’area, l’ing. Cappotto, avevo chiesto relativamente alle associazione a chi erano stati concessi i contributi e i patrocini, avrei voluto sapere sulla natura di questi, sulla consistenza dei contributi percepiti, sulle loro rendicontazioni, ma sopratutto avevo chiesto di aver la lista di chi era stato escluso, chiedendone anche i motivi e i perchè”.

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E poi puntualizza:”Non sono assolutamente contro nessuna delle associazioni, ma vorrei un considerazione equa e uguale per tutti, un impegno sopra le parti per chi si spende per il paese, vorrei che non  ci fossero nè figli nè figliastri e sopratutto vorrei che si evitasse di far politica e propaganda con i soldi dell’ente”.

E conclude “Questo avevo chiesto ma non ho avuto risposta. Chiederò ora sulla Pro Loco e del perchè di una scelta che potrebbe penalizzarla; e ovviamente parlando di contributi chiederò anche di quelli erogati a questa associazione, e poi sulla mappatura dei luoghi assegnati e la renderò pubblica.

Perchè è giusto che tutti sappiano.

Non è certamente campagna elettorale la mia, ma semplicemente assolvere l’impegno per la quale i miei concittadini mi hanno votato!”

 

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