Ancora una nota sull’articolo di stamani. Pubblichiamo integralmente quanto ci giunge dall’attuale sindaco ficarrese. Un altro contributo importante dopo quello giuntoci da parte di Francesco Marchese che comizierà sabato prossimo, aprendo di fatto la campagna elettorale nel centro. Confermiamo come poi giù scrive Ridolfo che quanto pubblicato non era nè derivato, nè estratto da alcun comunicato stampa.
Gent.mo Direttore,
desidero comunicarle alcune considerazioni in merito all’articolo riguardante le elezioni amministrative di Ficarra apparso sul giornale on-line da Ella diretto in data odierna, al fine di chiarire alcuni aspetti che ritengo di particolare importanza, anche alla luce delle reazioni del Gruppo consiliare “Ficarra è ora”.
Innanzitutto è necessario precisare che le notizie che la SS ha ritenuto di riferire non sono il risultato di alcun comunicato stampa redatto dal Gruppo che ha deciso di riconoscersi nelle posizioni di Gaetano Artale.
Detto ciò, sento l’esigenza di spiegare che la riunione svolta ieri sera ha registrato la presenza di numerosi concittadini che, con entusiasmo, hanno chiesto a Gaetano Artale di non recedere dal tentativo di formare una lista per le prossime amministrative, come aveva dichiarato di voler fare nel proprio intervento introduttivo.
Si è registrato intorno alla figura di Gaetano Artale un entusiasmo ed una solidarietà senza precedenti ed a tratti perfino commoventi.
Si è trattato insomma di una bella pagina dove si respirava unicamente l’affetto verso Gaetano e la passione di volersi cimentare in una nuova esperienza amministrativa.
Gaetano Artale ha esposto – con eleganza e garbo, calibrando ogni parola proprio per non dare spazio alcun fraintendimento – la situazione in ordine ai risultati della trattativa con il Gruppo consiliare di Minoranza e degli incontri avuti con elementi del Gruppo di Maggioranza.
In nessun passaggio del suo intervento vi è stata una parola sgradevole nei confronti del Gruppo “Ficarra è ora”.
Gli interventi che sono seguiti (tra cui anche il mio) si sono sviluppati nel solco tracciato da Gaetano Artale, improntato a livelli di civiltà e di rispetto indiscutibili.
Nel corso della discussione, del fallimento della trattativa non si è data responsabilità ad alcuno.
Non sono stati fatti ragionamenti aritmetici di rappresentanza: sono stati semplicemente forniti dati oggettivi, astenendosi da commenti.
Alcuni, e tra questi io, hanno espresso rammarico per il mancato accordo; altri invece – ritenendo che bisogna sempre e comunque garantire il confronto tra sensibilità diverse – hanno espresso di preferire la formazione di due liste.
Del resto ognuno ha la propria convinzione e bisogna rispettarla.
E’ allora evidente che non può attribuirsi a nessuno dei componenti che sostiene Gaetano Artale l’appellativo di “forestieri” ai componenti del Gruppo di Minoranza.
Tali condotte non ci appartengono e forse, prima di tirare conclusioni frettolose, il Gruppo “Ficarra è ora” avrebbe dovuto informarsi, anche perché il ruolo propositivo dei componenti del Gruppo di Minoranza è sempre stato riconosciuto dallo scrivente che non mancherà di sottolinearlo anche il 7 di maggio p.v., quando – prima della definizione delle liste – si presenterà alla popolazione di Ficarra per dare contezza dei risultati della propria amministrazione e di ciò che l’amministrazione Ridolfo lascia al paese.
Spiace dunque che si usino termini quali “in comune debbono comandare sempre gli stessi” e far apparire l’esperienza amministrativa svolta dallo scrivente come quella di un soggetto arrogante. Questa etichetta non appartiene alo scrivente, la cui storia e sotto gli occhi di tutti.
Dal mio punto di vista, credo invece che la campagna elettorale debba essere il momento in cui ci si deve confrontare – anche con senso critico – sulle cose fatte e su quelle che ciascuna compagine vorrà programmare nell’interesse della comunità, mantenendo quel livello di civiltà che è stato alla base dei cinque anni appena trascorsi.
La ringrazio se vorrà pubblicare queste precisioni che ho sentito di dover esternare per rispetto della verità e non lasciare spazio a possibili fraintendimenti, atteso che – per chi le scrive – prima degli aspetti politici vengono quelli umani.
Basilio Ridolfo
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