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PATTI VERSO LE ELEZIONI –“Le Maschere di Bronzo”

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 faccia di bronzo vota

di Nino Lo Iacono

 maschera di bronzo 2

A Patti, la campagna elettorale è già entrata nel vivo.

Ancora non sono state formate le liste, non si ha certezza sulla tenuta di alcune candidature per Sindaco, che già sono partite le azioni tendenti a promuovere la propria immagine e, quel che è peggio, a danneggiare quella degli avversari.

Sono  apparsi sui  muri e sui balconi manifesti e striscioni, con facce, nomi e slogan.

Già girano volantini e “ santini” di facce sorridenti e spesso, forzatamente rassicuranti.

Il fatto che prima ancora di parlare di programmi, di sottolineare i tanti problemi che attanagliano questa città e le soluzioni proposte, si cerca di pubblicizzare la propria immagine potrebbe essere sintomo soltanto di megalomania o di radicalizzazione di un vezzo che tende più a personalizzare la politica piuttosto che manifestare impegno nel creare una forza idonea ad affrontare le tante necessità della comunità pattese.

maschera di bronzo

Sono apparsi manifesti e volantini anche con volti nuovi, che suggeriscono curiosità e ci fanno porre legittime domande sulla capacità, mai sperimentata prima, di occupare degnamente e proficuamente la poltrona di consigliere.

Sono apparsi anche volti arcinoti che, in questi ultimi decenni, hanno già dato ampia prova di inefficienza e incapacità politico-amministrativa.

Questi ultimi sono i professionisti della politica.

Sono coloro che hanno fatto dei partiti un veicolo per imporsi all’interno e all’esterno dello loro organizzazione.

Sono i mestieranti del palazzo che vorrebbero continuare a scorrazzare nei suoi corridoi per il semplice gusto di sentirsi importanti e farsi “chiedere qualcosa”.

Sentirsi chiedere magari come si fa per accedere ad un diritto per restituirlo dopo come favore.

Sono coloro che hanno usato la politica per il mero gusto di esercitare il potere fine a se stesso.

Sono coloro che, pur occupando da decenni scanni di pubblica rappresentanza, non hanno dato alcun contributo alla società o all’Ente che hanno rappresentato.

Insomma sono gli stessi personaggi che hanno conquistato la poltrona con impegni mai mantenuti e con demagogiche, spesso anche dannose, promesse alla collettività.

Nonostante le esperienze negative che molti cittadini hanno vissuto, nonostante il nulla prodotto da questi “politici”, sia in ordine a proposte, sia in ordine a risultati concreti e positivi per la città, questi  figuri  hanno il coraggio di ripresentarsi al giudizio della gente per l’ennesima volta.

Mi chiedo cosa avranno da dire dai podi e nelle case, per le strade e nei circoli , quando andranno a chiedere il voto.

Quali risultati porteranno a loro sostegno.

Quali proposte serie e per il bene comune potranno vantare per giustificare la loro ennesima candidatura.

Faccia_di_bronzo

Da uomo vissuto molto vicino alle istituzioni, e da libero cittadino, sinceramente non vedo alcun motivo per cui certe figure che si sono autonominate leader o politici di rango, possano riproporsi all’elettorato.

Anzi posso tranquillamente affermare che nulla hanno fatto per la collettività e per il circondario pattese , che hanno esercitato un ruolo che non trova condivisione con la politica intesa come azione finalizzata alla creazione del bene per la comunità che hanno rappresentato.

Ignoro se la loro politica o i partiti nei quali hanno militato siano stati generosi con loro stessi, ma certamente costoro hanno rappresentato soltanto costi ed oneri per una comunità intera e ridicoli benefici per una piccola fetta dell’elettorato.

Nell’ultima mia riflessione ho suggerito ai pattesi di vagliare bene le liste  e valutare fra gli oltre  trecento candidati al consiglio comunale, chi potesse sostituire coloro che in questi anni hanno ampiamente dimostrato di non essere in grado di proporre e produrre nulla di serio e di buono.

Ho proposto di non votare chi ha creato  direttamente o indirettamente , con scelte politiche suggerite o imposte dai padrini partitici di turno, danni all’Ente Comune e alla Città nel suo complesso , di ignorare chi con le proprie azioni, con la propria rissosità, ha gettato discredito e ignominia sulla collettività pattese.

Ogni elettore arrivi a proprie indipendenti  conclusioni ed ogni candidato valuti le motivazioni  e giustifichi la propria presenza in lista, in qualsiasi lista, di qualsiasi colore, visto che non si può più parlare di ideologia, prima con se stesso e dopo con l’elettorato.

I candidati valutino prima di ogni altra cosa, il programma che il promotore della lista gli ha sottoposto, perché se non si è passati da questa obbligatoria tappa vuol dire che quella lista, quel leader punta soltanto a raccogliere famiglie numerose e non intelletti generosi.

I candidati che onestamente  si approcciano alla politica con le migliori intenzioni, lo facciano e dimostrino di non essere servi di chi ha usato questa arte nobile per fini soltanto personali.

I neofiti della politica dimostrino di essere autonomi nelle azioni e liberi nel pensiero anche perché non più vincolati a strette ideologiche o a rigidi schemi di alleanze.

Dimostrino di essere i nuovi rivoluzionari.

I nuovi soggetti che si saranno collocati nella schiera dei “rivoluzionari” , sono sicuro che avranno l’appoggio dei liberi pensatori e il sostegno del voto di opinione.

Se costoro manterranno fede nei loro propositi e saranno intellettualmente onesti, per richiedere la fiducia dei pattesi, fra cinque anni, non avranno bisogno di farsi prestare dai loro predecessori la invisibile maschera di bronzo con la quale oggi coprono le loro poco rassicuranti  ma molto note facce di “politici”.

nino lo iacono patti

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