A volte leggendo programmi, ascoltando comizi, scopriamo che vengono idee stantie, logore.. incredibilmente antiche… E allora ripescando dall’archivio del giornale ecco quelle “partorite” diversi anni fa, dalla prima lista farlocca di Brolo. Ovviamente libere da diritti, libere e pronte per essere adattate e\o adottate in ogni occasione, per futuri e lungimiranti sindaci di improbabili metropoli.
Era la lista di “trasparenza & democrazia”. Un programma pieno di buone intenzioni e buone intuizioni grafiche, quelle di Pietro Briguglio…
Ma se poi si è ancora a secco di idee, i volontari sindaci o aspiranti a tale carica possono attingere al programma di quello che fu il “sesto candidato a sindaco di Brolo” che la immaginava popolare, popolana e leninista.
L’era del “Paponchio”.
Nei suoi proclami tanto da apprendere, e quasi a futura memoria, dipingevano, questo grazie alla dalle fervide menti di Pierluigi e Francesco, ma anche con interventi vari, scenari incredibilmente attuali.
Tra le due liste, la prima di rango più reazionaria e sicuramente filogovernativa e rassicurante, l’altra di matrice rivoluzionar-godereccia, due fili conduttori, entrambe molto trasversali, affondavano in un elettorato degradato, che trovava elettori e afficionados tra gli amanti delle patrie galere, fuoriusciti e depravati dediti alla musica, alla poesia, all’alcol e la gastronomia pesante ricca di spezie.
L’altro tratto comune. Lo scoglio. Ecco questo è più difficile da esportare negli altri programmi fuori dal comune.
Per la cronaca qualche forzato della politica tentò di trovar il posto al sole candidandosi a distanza di anni in entrambi le liste.
Fortunatamente venne scartato dalla “storia”.
E oggi ne è contento.
Le idee, nè futuriste, nè visionare, semplicemente bilsacche, ma buone per gli elettori che se le bevono.
I candidati del tempo… a futura memoria

































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