Eletti i presidenti di quattro commissioni consiliari su sei, ma già ci sono due dimissionari dagli incarichi: Giovanni Di Santo e Giacomo Prinzi
Eletti i presidenti delle commissioni:
Bilancio, finanze, patrimonio, programmazione, tributi a presiederla sarà Melina Virzì (vicepresidenza a Giacomi Prinzi).
Lavori pubblici, protezione civile, centro storico, frazioni: Presidente Giovanni Di Santo – vicepresidente Placido Salvo.
Pubblica istruzione, cultura, sport, tempo libero, turismo e spettacolo: Presidente Enza Stroscio (vicepresidenza a Natalia Cimino).
Urbanistica, ambiente, viabilità: Presidente Giovanni Franchina (vicepresidenza a Federico Impalà).
E’ mancato il numero legale per assicurare i presidente della prima commissione (affari generali, attività produttive e sviluppo economico, personale) e della quarta (servizi sociali, politiche giovanili, pari opportunità).
Emergono segnali di nervosismo in seno all’opposizione consiliare che si evidenziano dopo alcune dichiarazioni post voto:
Giovanni Di Santo e Giacomo Prinzi dopo la nomina hanno rassegnato le dimissioni dal loro incarico con questa dichiarazione: “La composizione delle commissioni riveste una fondamentale importanza politica e, dispiace dovere prendere atto, che la maggioranza ha avuto un atteggiamento arrogante, per cui nessun dialogo c’è stato e mai ci potrà essere. Da ultimo negando la presidenza di alcune commissioni delicatissime, che svolgono un ruolo di controllo come la commissione Bilancio e quella degli Affari generali. Tale condotta risulta irrispettosa del principio democratico della rappresentatività. A dimostrazione, che non si fa una guerra di “poltrone”, abbiamo prontamente rinunciato alla carica, non avendo neppure partecipato alla votazione”.
Filippo Tripoli e Natalia Cimino anche loro eletti e anche loro facenti parte dell’opposizione hanno mantenuto l’incarico dichiarando alla stampa:
Filippo Tripoli: “Non si può affrontare un discorso meramente politico sulla composizione delle commissioni e tantomeno sulle presidenza. Non si tratta di posti di sottogoverno, ma di organi fondamentali per il lavoro del civico consesso. Se si collabora si possono portare avanti progetti ed iniziative importanti, snellendo anche il lavoro del consiglio comunale. Ritengo che su questo argomento sia inutile fare polemica”.
Natalia Cimino:“Abbiamo più volte chiesto un’apertura alla maggioranza consiliare. Valuteremo se ci sarà dato modo si collaborare ed in che termini. Da parte mia c’è la massima disponibilità a dialogare con tutto il consiglio comunale nell’interesse della città. Naturalmente è fondamentale che l’auspicata apertura, annunciata anche dal sindaco in campagna elettorale ed in altre recenti occasioni, sia reale e non solo di facciata”.
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