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“E Già…”– Piraino e la polemica intorno al progetto anti-erosione di Calanovella

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calanovella mare

I fatti sono quelli relativi al progetto che le società Ioppolo e Cardaci s.r.l. e Calanovella s.r.l. hanno donato al Comune di Piraino affinché provveda ad attivare l’iter per la sua realizzazione. I luoghi sono compresi in quel tratto di costa ad alto rischio di erosione, in fascia R4, compreso tra la località Airone e Zappardino. In mezzo tra le dichiarazioni delle parti e le polemiche. Queste affiorano, basta leggere i post di Cipriano e compagni tra piccoli frammenti di memoria e vicende amministrative di recente determinazione, mentre l’assessore\vicesindaco Cusmano puntualizza che è doveroso “’agire sempre nel rispetto dell’interesse pubblico”. E per lei la questione si chiude qui. Una polemica che mette ancora sale sulla vicenda amministrativa pirainese, che mentre attende l’arrivo dei commissari per decretare la fine del consiglio comunale – che tardano ad arrivare – fa i conti sui nomi dei nuovi assessori che potrebbero venir fuori da un rimpasto. Nel toto-nomi dei papabili in entrata  Angelita Terranova e Tino Spanò. In quello degli uscenti gira il nome di Tonino Scaffidi e di – e questo diventa un nodo difficile da sciogliere – Cono Condipodaro.  Certo una geometria politica, giocata anche sul territorio, dove la rappresentatività  di Gliaca, Fiumara e Piraino alto dovranno essere sempre valutate.

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Quindi tutto parte dal fatto che le due società, note per la gestione e la realizzazione delle strutture recettive che di fatto sono polo d’attrazione, nei numeri delle presenze, del turismo estivo pirainese  si sono fatte carico della redazione del progetto preliminare di ricostruzione del litorale di Calanovella e lo hanno donato al Comune di Piraino.

Questo ora dovrebbe attivarsi per la sua realizzazione, accedendo ai finanziamenti pubblici, altrimenti l’idea progettuale tale è e tale rimane.

La giunta comunale dal suo canto, con proprio atto, ha accettato “il dono” utile ad  integrare la documentazione da inviare all’Assessorato regionale territorio e ambiente, per l’inserimento nel sistema RENDIS (Repertorio Nazionale degli interventi per la Difesa del Suolo).

Atto propedeutico per l’attuazione dei piani di interventi urgenti per la mitigazione del rischio idrogeologico finanziati dal Ministero.

Il progetto riguarda un tratto di costa – dall’Airone a Calanovella Mare, ma potrebbe giungere sino alla Torre delle Ciavole – che rientra nel P.A.I. con indice di rischio 4 e pericolosità P3 – che negli anni ha interessato, anche la cronaca, per i fenomeni di erosione, i danni alle strade di collegamento, la messa in pericolo delle abitazioni e delle stesse strutture alberghiere.

Gli imprenditori dal loro canto si dicono:“Consapevoli delle difficoltà economico-finanziarie in cui versa il Comune di Piraino” e “nel rispetto delle indicazioni del Comune e per il perseguimento dell’interesse pubblico” aggiungendo  “Tale donazione non interessa solo la protezione degli immobili in cui si svolgono le attività da loro gestite (villaggio e campeggio Calanovella), ma l’intera costa, gli immobili e le case di abitazione insistenti sulla fascia costiera interessata dall’erosione e ad alto rischio per le strutture pubbliche e private, nonché le case di civile abitazione”.

Un gesto, che potrebbe essere letto con un buon  atto di interazione tra pubblico e privato.

Ma a Piraino si sta sollevando un vero e proprio pandemonio a giudicare dai commenti, per certi versi criptati, ma abbastanza leggibili che rievocano episodi passati.

Così l’ex assessore Antonino Dovico Lupo ironizza “eh già…dove non arriva il pubblico c’è bisogno del privato e a quel punto va bene tutto. Resto comunque perplesso, ma questo ripascimento compete o non compete?”

E continuando ad essere perplesso affonda il colpo:”quindi, prima di capire che bisogna contrastare l’erosione, prima di farci fare un progetto dai privati abbiamo dovuto beccare una condanna dal tribunale perché, sempre prima, non pensavamo fosse importante?”

Chiaro riferimento ad un recente passato amministrativo.

E poi conclude – sempre Dovico Lupo – azzardando “A quanto pare visto che tutti hanno beccato i finanziamenti per il Patto per il Sud e visto che noi non avevamo progetti pronti, c’è stato bisogno di chiedere ai due villaggi la donazione di questo progetto così almeno si potrà fare una domanda”.

Gli fa eco il capogruppo d’opposizione Salvatore Cipriano  che esordisce con un “eh già”, che sembra essere diventato il tormentone della vicenda, aggiungendo: “le forme di partenariato pubblico – privato vanno sempre incentivate, sono entusiasta!”

Secco l’intervento dell’amministrazione comunale pirainese.

Lo fa attraverso il vicesindaco Lara Cusmano che dichiara:”A scanso di equivoci o squallide strumentalizzazioni, sull’accettazione della donazione del progetto da parte delle due strutture ricettive esistenti a Calanovella, preciso che il  mio mandato istituzionale presuppone l’agire sempre nel rispetto dell’interesse pubblico e di fatto il suddetto progetto riguarda il tratto di costa, ad alto rischio di erosione, in fascia R4, compreso tra la località Airone e Zappardino”.

Ma la vicenda del progetto altro non è che un’aggiunta di sale nel calderone fumante della politica amministrativa locale.

 

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