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– Corrado Speziale –
Dopo il traguardo di ieri sull’Etna, oggi è il giorno di Messina. Quinta tappa del centesimo Giro d’Italia con partenza da Pedara e arrivo nella città dello Stretto: 157 chilometri con un avvincente circuito cittadino finale e traguardo davanti al Municipio. La città si prepara così ad abbracciare il suo supercampione Vincenzo Nibali, in un evento che si preannuncia festoso e particolarmente ricco di folla.
Intanto Messina, su tutti i fronti, si è preparata al meglio per accogliere il Giro. Al di là della logistica, non mancano iniziative per gli appassionati: la mostra fotografica “Il Giro d’Italia a Messina – una volata di ricordi”, curata da Marcello Mento su progetto di Antonio Giocondo, allestita a Palazzo Zanca, è un omaggio alla storia del Giro in città, raccontata attraverso i ritratti dei protagonisti che hanno reso famosa Messina, come Corrieri e Nibali. Ma anche un omaggio ai messinesi che con impegno e passione hanno contribuito alla riuscita di tante edizioni della “corsa rosa” in città.
Vincenzo Nibali, ieri, sull’Etna, ha “tastato il polso” agli avversari, improvvisando un allungo a tre chilometri dal traguardo all’inseguimento dello sloveno Polanc, vincitore della tappa dopo un’incredibile fuga di 179 chilometri. La maglia rosa è andata al lussemburghese Jungels.
“Tentar non nuoce”, avrà pensato ieri il campione messinese a tre chilometri dal Rifugio Sapienza, magari facendo un pensierino ad un bell’ingresso in maglia rosa, l’indomani, nella sua amatissima Messina.
Ma Nibali, si sa, è uno che le emozioni, come le forze, sa come gestirle e magari aspetterà un po’ prima di lanciare gli attacchi che contano. Quelli, s’intende, in cui spera di lasciare sui pedali gli avversari diretti: Quintana, Pinot, Landa, per esempio. Al momento sono tutti e quattro, compreso Nibali, a 10” dalla maglia rosa, indossata ieri per il secondo anno dal lussemburghese Bob Jungels. E’ una bella storia che un altro lussemburghese, tanto tempo dopo il mitico Charly Gaul nel 1959, rivesta quella maglia. Intanto, sulla classifica del proprio idolo, Messina può aspettare, l’importante è porre tutte le condizioni per festeggiare alla fine. Oggi, sarà comunque una festa in cui le emozioni forti, da leggere negli sguardi e negli incitamenti dei tifosi, faranno da propellente a Vincenzo, che in quelle strade di città è cresciuto e che oggi pomeriggio, nel “Giro 100”, percorrerà da campione, con il “numero 1” che risalta sulla maglia rossa della Bahrain – Merida. ![PalazzoZanca (2)]()
Il percorso. I corridori giungeranno al traguardo in via Garibaldi dopo 157 chilometri, di cui gli ultimi 50 completamente pianeggianti. E’ una tappa di defaticamento, dopo gli sforzi di ieri. Pertanto si prevede l’andamento con gruppo compatto e arrivo per velocisti. Salvo, naturalmente, qualche colpo a sorpresa che potrebbe sorgere anche a causa del vento, che ha condizionato il finale di gara di ieri. L’unica asperità impegnativa è Fornazzo, al 37° chilometro, gran premio della montagna a quota 824 metri. Questo l’intero percorso: Pedara – San Pietro Clarenza – Sant’Agata Li Battiati – San Giovanni La Punta – Trecastagni – Zafferana Etnea – Milo – Fornazzo – Vena – Piedimonte Etneo – Linguaglossa – Castiglione di Sicilia – Francavilla di Sicilia – Gaggi – Giardini Naxos – Taormina – Letojanni – Santa Teresa di Riva – Roccalumera – Alì Terme – Scaletta Marina – Ponte Santo Stefano – Tremestieri – Messina. Nel centro città i corridori, dopo aver percorso la SS114, vi faranno ingresso da via la Farina, per poi proseguire lungo viale Europa, rotonda B. Giuliano, via C. Battisti, via T. Cannizzaro, corso Cavour, via Garibaldi, piazza Castronovo, ripresa di via Garibaldi prima lato mare fino a Boccetta, poi lato monte in direzione piazza Unione Europea.
Da qui, prenderà il via il circuito finale di 6 chilometri: via Garibaldi, piazza Cairoli, via dei Mille, via Santa Cecilia, via C. Battisti, via T. Cannizzaro, corso Cavour, piazza Castronovo e via Garibaldi, con arrivo lato monte, davanti al Municipio. L’orario del traguardo è previsto tra le 17,00 e le 17,25.
Messina, su tutti i fronti, si è preparata al meglio per accogliere il Giro con i suoi protagonisti. Palazzo Zanca, ieri sera con la facciata illuminata di rosa in onore della mitica corsa, farà da quartier generale per tutta l’organizzazione: dalla direzione di gara, ai giudici, alla stampa, e tutti gli altri addetti ai lavori, con assistenza di ogni tipo. Parallelamente, non mancano iniziative per gli appassionati: la mostra fotografica “Il Giro d’Italia a Messina – una volata di ricordi”, allestita a Palazzo Zanca, curata dal giornalista Marcello Mento su progetto di Antonio Giocondo, è un omaggio ai ciclisti che hanno reso famosa Messina, o che con essa hanno incrociato il proprio destino, da Giovanni Corrieri, storico gregario di Bartali tra gli anni 50 e 60, a Vincenzo Nibali.
Al contempo, la mostra è anche dedicata a quei concittadini che con impegno e passione hanno contribuito alla riuscita della “corsa rosa” sin dal 1930, quando il Giro iniziò proprio da Messina. Le foto provengono sia dalla Gazzetta del Sud che dall’archivio di esperti e appassionati come Pippo La Rosa, memoria storica del ciclismo messinese, e Salvatore Cambria, sempre presente nell’immortalare i passaggi di tutti i giri d’Italia in Sicilia.
Una foto ritrae in gara il compianto Michele Scarponi, amico storico di Nibali ed ex compagno nell’Astana, di cui adesso era capitano, vittima di una tragedia in allenamento il 22 aprile scorso. Lo sfortunato campione marchigiano, dopo la squalifica di Contador, vinse il Giro nel 2011, ultimo anno in cui la corsa passò da Messina. A lui e a Rosario Costa, giovanissimo atleta della ASD Nibali, anch’egli tragicamente scomparso in allenamento poco meno di un anno fa, saranno dedicati dei momenti che si prevedono particolarmente toccanti, in cui alla festa di sport si unirà la commozione nel ricordo di chi non c’è più.
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