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ITALO ZEUS – Il Primo Maggio, su Antenna del Mediterraneo, il “suo” film sui moti di Brolo

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“OGNI GIORNO COME SE FOSSE L’ULTIMO”, QUANDO I BROLESI DIVENNERO TUTTI ATTORI, IL FILM DEL REGISTA PIRAINESE, GIRATO NEL 2009, SARA’ PROGRAMMATO DALL’EMITTENTE ORLANDINA IN PRIMA SERATA CON ANDREA TIDONA, ANITA ZAGARIA, ANTONIO IANNIELLO, ANTONELLA NIERI E CON L’AMICHEVOLE PARTECIPAZIONE DI DOMENICO MINUTOLI

       
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Primavera del 2009, Brolo diventa un grande set cinematografico. Si girava sotto la regia di Italo Zeus un pezzo di storia del paese. I moti del ’21, la morte di una bambina, i tumulti per il pane. Storia vissuta, riscoperta, rispolverata. Un film, un libro fotografico, un processo alla storia, le riabilitazioni postume dei braccianti. Un’esperienza corale, forse irripetibile che sarà trasmessa il primo maggio, data simbolo non solo per quel film, da Antenna del Mediterraneo.
Soddisfatto il regista Italo Zeus, per la messa in onda del film. Lui ricorda quei giorni, era il 1999,  l’entusiasmo, il gruppo di amici, le straordinarie collaborazioni che coinvolsero tanti e che permisero di realizzare e ricordare un pezzo di storia brolese dimenticato.

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Finite le riprese fu festa sul lungomare di Brolo, nella calda estate del 2009, per la proiezione della “prima” in una serata tutta a Italo Zeus e per il grande cast che caratterizzerò la produzione.

Era quello che tutti si aspettavano, ma che forse solo i più cocciuti lo immaginavano nelle proporzioni che hanno definito quell’evento con un lungomare stracolmo di gente, giunti a vedere “ogni giorno come se fosse l’ultimo”.

Un successo.

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Alla fine della proiezione, mentre centinaia di mongolfiere salivano in aria, anticipando i fuochi d’artificio, un applauso lunghissimo sembrava tributare , anticipando la critica, il successo a quel film.

Poi per una serie di coincidenze i premi sperati non arrivarono ma questo non ha sminuito l’importanza di quel lavoro.

Brolo oltre che celebrare un momento oscurato, dimenticato, celato della sua storia, che oggi nelle scuole andrebbe riscoperto e riletto, anche grazie a quel film ed al processo alla storia imbastito nella sala multimediale “Rita Atria”, aveva consumato un rito di unione, forse come mai visto prima.

Un’ora e dieci minuti di proiezione del film danno merito alla giusta intuizione artistica, al gesto cinematografico, al segno di regia, al “valore” del film che venne realizzato con il patrocinato dell’Unione dei Comuni, “Terra dei Lancia”. Brolo e Ficarra paesi che  oltre ad ospitare, sul loro territorio alcune location dei set erano i luoghi dove si svolse la “storia”.

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Per questo film da rammentare il grande impegno della Sak-Be che fortemente volendolo ne aveva ottimizzato la produzione.

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E a tributare Italo in quella serata anche due grandi registri, Vittorio Sindoni e Walter Manfrè, padrini, artisticamente parlando di Zeus nel suo avvio a quest’arte, giovane ragazzo, a Roma..

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Massimo Scaffidi, che condusse la serata dal palco, rammento prima della proiezione, ma è giusto ricordarlo anche ora, come si erano voluti ricordare – in una manifestazione che si era svolta il primo maggio di quell’anno alla sala Rita Atria – quei 15 operai e popolane – divenuti protagonisti nel film –  rei di aver partecipato allo  sciopero del 14 marzo del 1921, a seguito del quale morì  la giovane Angela Barà , illustrando il significato che rappresentava allora, ma che ha mantenuto inalterato,  quella presa di coscienza di un intero territorio.

Il film, e questa è anche bravura di Italo Zeus, tratta di una storia vera e delle implicazione, ben tratteggiate, psicologiche ed emotive che hanno coinvolto e sconvolto i tanti protagonisti, che a vario titolo, sono entrati a far parte della storia.

 

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Per la cronaca il film venne girato tra le rocche dell’Argimusco, in molte case di Brolo, lungo la ferrovia, a Ficarra nel palazzo baronale ma anche nei luoghi e negli spazi dei “cento archi”

E rivedendolo viene fuori un’altro aspetto importante, quando Brolo aprì i suoi cassetti, svuotò armadi, recuperò trine, merletti, gioielli, per vestire le comparse, gli attori.

Tutti diedero un piccolo contributo di fattività. Si chiuse al traffico la “nazionale”, si entrò in chiesa a celebrar “messa”, si fece festa in luoghi impensati, e ognuno faceva, diceva, recitava… Fu un momento collettivo di partecipazione, per molti irripetibile.

Era possibile allora farlo…

Ed oggi? Questo sarebbe un bel punto di domanda.

 

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la Sinossi del film

 

OGNI GIORNO COME SE FOSSE L’ULTIMO

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Il 14 marzo 1921, Brolo fu scenario di uno sciopero, uno dei primi in un piccolo centro in Sicilia.

La scintilla che fece scattare nella popolazione la necessità  di far sentire la propria voce, fu il licenziamento arbitrario di un operaio malato per via del lavoro stesso.

A guidare la protesta, un sardo trasferitosi a Brolo, Salvatore De Riu, che, reduce da esperienze sindacaliste al nord, diffondeva nella popolazione le idee socialiste.

Quel giorno avrebbero dovuto raggiungerli i componenti del sindacato di Messina, così da rendere più corposo e significativo lo sciopero, ma per oscuri motivi al loro posto scesero dei carabinieri guidati da un Tenente di un paese vicino.

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C’era infatti in atto, da parte dei proprietari di agrumeti e fabbriche, un sabotaggio sistematico di ogni tentativo di rivolta.

Ad una prima reazione di malcontento, segue la pacificazione e il corteo riprende il suo cammino.

Giunti però alla chiesa madre, trovano schierati il maresciallo, il tenente, i carabinieri, il Sindaco.

La discussione, o meglio, la provocazione si accende, quando un gruppo di donne, capitanate da Giuseppa Marzullo, arriva sul posto. Giuseppa vede Ettore, il figlio di una delle potenti famiglie dell’epoca, che estrae la pistola, vuole sparare a De Riu.

La donna cerca di avvertirlo ma i rumori della folla glielo impediscono e scaglia una pietra che colpisce il Tenente.

Si scatena il caos, partono dei colpi, uno dei quali ferisce De Riu, un altro, partito dalla pistola di Ettore colpisce una bambina di dieci anni, Angela Barà , che muore.

Furono arrestate 15 persone, tra cui De Riu e Giuseppa, colpevoli di aver provocato le violenze.

Ettore venne convocato e subito prosciolto da ogni accusa, mentre i quindici furono portati in carcere.

Giuseppa dovette portare con se il figlio di un anno perchè doveva allattarlo.

Fu data loro anche una pesante condanna economica.

Da quel giorno le loro vite furono segnate da angherie e miseria, licenziamenti e malevolenza pubblica. Mentre la madre di Angela Barà  dovette fare i conti con una morte assurda e casuale.

Nel 1945, finita le seconda guerra mondiale, De Riu provò a chiedere una revisione del caso, ma le forme cambiano i contenuti no, al potere ci sono ancora le stesse famiglie, e la loro influenza riesce a far cadere nel dimenticatoio questi avvenimenti.

Il film “Ogni giorno come se fosse l’ultimo” parte proprio da qui, dalla fine, e attraverso flashback, metafore oniriche e immagini musicali, cerca di ripercorrere questa storia, attuale e forte, in cui emergono temi impegnativi, quali il diritto al lavoro, la condizione delle donne in quell’epoca, i sistemi di potere immutabili, il lavoro minorile, l’omertà .

Mentre il titolo fa riferimento al caso, a come la vita può cambiare in un attimo e senza avvertire, così da rendere quasi inutile la programmazione di un futuro, e quindi necessaria la costante presa di coscienza del quotidiano, nel quale bisogna lottare per migliorare le proprie condizioni di vita, nel 1921 come nel 2009.
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Ecco i titoli di coda del film, che citano tutti i protagonisti
Una produzione Sak-Be

DVAMULTIMEDIA Production

Con il patrocinio dell’unione dei comuni “Terra dei Lancia” Brolo-Ficarra

Personaggi
Andrea Tidona, Anita Zagaria, Antonio Ianniello, Antonella Nieri e con l’amichevole partecipazione di Domenico Minutoli

E con Gaetano Mercadante, Anna Ricciardi, Nino Bontempo, Giuseppe Livoti, Turuzzo Emanuele, Giuseppe Pollicina, Cinzia Scaglione, Valentina Siligato, Nadia Impalà , Beatrice Damiano, Maria Lamonica e Francesca Princiotta nel ruolo di Angela Barà

Scenografia: Vittoria Cafarella e PierLuigi Gammeri

Assistente alla Scenografia: Dario Ricciardello

Consulenza legale e giuridica:  Michele e Cristina Manfredi Gigliotti, gli avvocati che hanno curato sotto l’aspetto giuridico, la ricostruzione dei fatti

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Costumi: Irene Corda

Assistenti ai Costumi: Mia Vilardo, Veronica Giaimo, Tiziana Alemanni, Natalia Zeus

Sarto: Rosario Motta

Trucco: Katia Caliò

Assistente truccatrice: Dora Calega

Parrucco: Manuela Bonfiglio, Benito Letizia

Musiche: Francesco Mastrolembo

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Il Brano Duluri Mutu è di Valentina Siligato/Italo Zeus Interpretato da Valentina Siligato

Arrangiamenti: Pippo Faranda

Zufolo: Gemino Calà

La Cover del brano “Contessa Miseria” di Carmen Consoli interpretata da Nadia Impalà  per gentile concessione della Narciso Record

I brani “Fredda” e “Modus Operandi” del gruppo GEMITI

Direttore della Fotografia: Gaetano Spagnolo

Riprese e Montaggio: Emilio Carullo, Gaetano Spagnolo

Assistente Operatore: Antonio Vezzari

Ufficio stampa: Massimo Scaffidi,

Ottimizzazione interventi tecnico-amministrativi a cura dell’ufficio turistico comune di Brolo: Maria Fonti, Natalina Magistro, Vittoria Ricciardo, Angela Gregorio, Maria Rifici, Maria Gentile, Angela Fogliani

Foto di Scena: Melisa Scolaro

Fotografi: Peppe La Rosa, Giusy Piccolo,

Direttore di produzione: Antonio Traviglia

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Soggetto e Sceneggiatura: Italo Zeus

Con la collaborazione di: Enzo Avena, Giusy Piccolo, Antonella Nieri, Alessandra Macrì

Traduzione in siciliano: Angelo Santoromita Villa e Giuseppe Livoti

Aiuto Regia: Roberto Raffaele

Assistente alla Regia: Linda Mammana

Regia: Italo Zeus
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Per le Location si ringraziano: Il Comune di Brolo. Il Comune di Ficarra. Il Comune di Montalbano. Il Comune di Piraino. Il Comune di Naso. La Residenziale Costruzioni s.r.l. Brolo. Basilio Scaffidi. Ernesto Germanà , Gianni Germanà .

Ed ancora l’avvocato Nino Germanà per la gentile concessione di alcuni saloni del palazzo di famiglia e luogi all’interno del Castello di Brolo. Pippo Incognito. I fratelli Spanò, Padre Marino, Padre Mancuso, Padre Cavallaro

Si ringrazia Il direttore del museo del costume siciliano di Mirto Giuseppe Miraudo

Argenterie: Antonino Germanà  e Daniela Ricciardello

Collaborazione allestimento Scenografia festa Nobili: Alessandro Saturno, Plinia Capace, Nino Bontempo

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Si ringrazia ANTICHI SAPORI, San Costantino, Piraino per la fornitura della porchetta, Benito Iuculano Frutta e Verdura, Brolo, Profas Costruzioni, F.lli Traviglia, Brolo, Ditta Ricciardello Carmelo, Brolo

Questa è la lista del “popolo” brolese ma che provenendo anche da tanti altri paesi (per esempio Sant’Agata di Militello, Galati Mamertino, Gioiosa Marea, Piraino, Messina, Caltanissetta, ….) ha reso davvero i set del film momenti di confronto e di conoscenza, ovviamente l’elenco potrà essere ancora integrato, e ci scusiamo se abbiamo omesso involontariamente qualcuno.

Tra gli attori e figuranti:

Adriana Palmeri, Alberto Boscia, Alessandra Ceraolo, Alessandro Agnello, Angela Fogliani, Angela Gregorio, Angela Maria Nanì, Angelina Basilisco, Anna Bertino, Anna Ricciardi, Anna Vasi, Antonella Traviglia, Antonio Ottaviano, Antonio Traviglia, Bianca Masi, Basilio Scaffidi, Beatrice Rasizzi, Calogero Tripi, Claudio Lucifero, Cona Scardino, Cristoforo Muscarà , Gaetano Raneri, Ciro Vasi, Dario Presti, Dario Ricciardello, Denise Emanuele, Domingo Vasi, Elisa Lamonica, Edoardo Palmeri, Emanuela Giakoumakis, Emanuela Ricciardello, Enzo Avena, Ernesto Scollo, Fabio Messina, Fabio Scaffidi, Dario Baratta, Filippo Natoli, Francesca Princiotta, Francesco Bonfiglio, Francesco Danzè, Franco Pasanti, Fratelli Caliò, Fulvio Emanuele,  Gaspare Bertino, Giovanna La Motta, Giovanna Vilardi, Giovanni Gulli, Giuseppe Caranna, Giuseppe Monitto, Giuseppe Ricciardi, Giuseppina Tumeo, Grazia Armenio, Jessica Catania, Laura Rizzo, Linuccia Marino, Manuela Ricciardi Rizzo, Maria Gentile, Maria Giordano, Maria Rifici, Maria Scaffidi, Marica Traviglia, Marina RomeoMario Messina, Massimo Scaffidi, Matteo Aquilia, Matteo Palmeri, Maria Angela Raffaele Addamo, Merin Traviglia, Michele Ferracù, Mia Vilardo, Mirella Diluca, Natalina Magistro, Nicoletta Condipodero, Carmelo Crinò, Nicole Crinò , Ornella Fanzone, Pierluigi Gammeri, Pino Scollo, Renato Caldarera, Rosaria Raffaele Addamo, , Salvatore Ceraolo, Salvatore Cardaci, Salvatore La Galia, Salvo Muschio, Sarino Letizia, i Coniugi Villanti, Franchina Cettina, Silvia Gammeri , Stefano Facchi, Stella Traviglia, Tindaro Ricciardo, Tiziana Fazio, Valeria Traviglia, Vincenzo Maniaci Vittoria Ricciardo Vittoria Ricciardo Calderaro Vittoria Rita Castrovinci Vittorio Lenzo Stefano Iudicello Fabiana Iudicello Agnese Corica Andrea di Luca Carmen Zeus Annamaria Baratta Antonella Magistro Antonio Betta Claudia Ferracu’ Denise Campo Elisa Ceraolo Elettra Radici Emilia Starvaggi Emilio Traviglia Fabio Traviglia Francesco Scaffidi Gaetano Ottaviano Gemma Betta Germana Germanà Giorgia Ceraolo Giorgia Landro Giovanni Miraglia Giulia Pintabona Giuseppe Calabria Graziano Virzì, Marco Pintabona, Martina Calabrese, Mariano Scarpaci, Matteo Ricciardi, Paolo Pullella, Sara Magistro, Serena Betta, Sergio Defraia, Sophie Raimondo, Stefania Scaffidi, Traviglia Miriam ….

Ognuno, coro unanime, ha fatto bene la sua parte, anche se bisogna ovviamente soffermarsi sugli attori principali, Anita Zagaria che ha dato spessore e tragicità al ruolo della madre, Andrea Tidona è stato perfetto nel ruolo di sindacalista mai domo, Antonio Ianniello, giovane attore di talento perfetto nell’interpretare il nevrotico agrario ed infine Antonellina Nieri che ha conquistato tutti, per la sua verve e l’accattivante quanto dolce personalità di una popolana sanguigna e pronta alla lotta.

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Un primo maggio diverso quello del 1999. Quello che ricordiamo ora dove si svolse, “rispolverando” un pezzo di storia locale, quasi dimenticata, un grande processo, corale e popolare di riabilitazione morale, e di fatto, di quei quindici operai che nel 1921 vennero condannati a seguito di uno “sciopero”, finito tragicamente con l’uccisione di Angela Barà, una giovanissima popolana.angela barà

La scelta, come l’8 marzo “festa della donna” per ricordare Rita Atria, non fu casuale, infatti in quel primo maggio, festa del lavoro,  Brolo, volle chiudere – facendo pace –  i conti con un passato inopportunamente dimenticato da tanti e per troppo tempo.

Un gesto di coraggio storico e correttezza politica.

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I fatti a cui si fece riferimento nell’incontro-convegno-processo, accaddero il 14 marzo del 1921 quando una folla di dimostranti protestarono per il licenziamento di un giovane operaio, Carmelo Mirenda che lavorava in una  “carcara” – la fornace dove si realizzava il citrato di calcio –.

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Ai dimostrati guidati dall’allora segretario della locale Camera del Lavoro, Salvatore De Riu, si erano uniti anche tanti cittadini che protestavano contro l’Amministrazione Comunale del tempo per la mancanza nel paese di una farmacia e del medico condotto.

Durante la manifestazione, nei pressi della Chiesa Madre si accesero gli animi, ci furono le cariche dei carabinieri, molti giunti, per dar rinforzo a quelli della regia stazione, anche con il treno direttamente dalla compagnia di Patti.

Da un lato i manifestanti con bastoni e pietre dall’altro militari ed agrari ben armati.

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Furono sparati colpi d’arma da fuoco. Di fatto , alla fine si contarono diversi feriti e contusi da ambo i lati, ma  rimase sul selciato anche il corpo di quella ragazzina che assisteva, dal marciapiedi, allo svolgersi della scena.

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Con questo grave epilogo sanguinoso si chiudeva dunque il tumulto che determinava due distinti procedimenti, uno a carico di Domenico Gembillo, sospettato di essere l’autore del colpo fatale che determinò l’omicidio della Barà , ed un altro a carico di quindici tra operai e popolane (Giuseppa Marzullo, Calogero Ricciardi Calderaro, Carmelo Ricciardi Calderaro, Calogero Svelti, Nunzio Tramontano, Sebastiano Scaffidi Militone, Giuseppe Ceraolo,  Giuseppe Princiotta,  Vincenzo Avena, Carmela Casella,  Carmelo Maniaci, Teodoro Fonti, Cono Pizzino,  Salvatore Di Riu e Giuseppe Starvaggi Casella) che avevano partecipato agli scontri.

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Ovviamente al tempo  a Brolo i braccianti, i pescatori e i “rimmunnatori” vivevano, come dice in alcune memorie Gaetano Piccolo, che assistette ai fatti, un clima di sudditanza ed il rapporto tra le famiglie degli agrari e degli operai era fortemente sbilanciato: Questo influenzò anche i rapporti con la magistratura ed il Gembillo venne prosciolto in camera di consiglio mentre gli operai e le donne che avevano partecipato alla protesta, a vario titolo vennero condannati e poi in appello i giudici calcarono ulteriormente la mano con condanne tra i tre ed i cinque anni e con ammende pecuniarie pensantissime per i tempi.

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Ma il fatto oltre alla cronaca degli avvenimenti si ammantò di aspetti oscuri sui ruoli che alcuni protagonisti ebbero a partire dal mancato arrivo di un centinaio di operai che dovevano venir da Messina a dar manforte ai colleghi brolesi e che scesero a Patti; al ruolo del maresciallo Bollani; sul perché si tentò di uccidere il De Riu, poi ferito a bruciapelo con una pistolettata allo stomaco, che dopo 25 giorni d’ospedale fu bollato come sovversivo e di fatto si ritrovò disoccupato; ma dubbi e interrogativi sussistono anche sui reali motivi che determinarono il fallimento di tentativo di riapertura del processo, nel dopoguerra.

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Questi brevemente i fatti che vennero ricostruiti sotto il profilo storico, inquadrandoli nel contesto delle lotte socialiste degli anni venti sui nebrodi nel corso della commemorazione dei fatti dall’avvocato Michele Manfredi Gigliotti  che effettuando un’attenta ricerca storica, anche attraverso inedite e dimenticati atti processuali offrì gli incartamenti alla difesa degli operai che venne affidata all’avvocato Cristina Manfredi Gigliotti, che anche alla luce della nuova normativa sulle sicurezza dei luoghi del lavoro e sul diritto allo sciopero trovò le motivazioni dell’assoluzione di quei quindici condannati, che in forza di una sentenza iniqua,  si trovarono precluse tante altre opportunità di lavoro.

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L’evento, una vera e proprio ricostruzione storica di un episodio importante, che scosse la vita di un paese, allora di poco più di 1200 anime, ma oggi pressoché dimenticato, nacque da una riflessione dell’allora consigliere comunale Basilio Scaffidi, pronipote di Basilio Germanà, il proprietario della fornace, che allora evidenziò come “oggi la verità serve a ridare dignità alla storia del paese e che questa è da inquadrarsi in quel tempo, era appena finita la Grande Guerra, ed anche in un contesto storico ben preciso”.

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Le foto d’epoca, fornite da Giusy Piccolo, prelevate dall’archivio del padre l’avvocato Giuseppe Piccolo, arricchirono la documentazione sui fatti e sul “vento socialista” che serpeggiava anche a Brolo e che avvertito nelle classi più povere del paese, testimoniava il bisogno di riscatto sociale e morale che queste avvertivano.

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Nel corso di quella manifestazione, curata dall’Ufficio Turistico Comunale, e che rientrava nei progetti di “Brolo città educativa”  venne anche presentato un pre-demo del film che poi venne realizzato da Italo Zeus e che il prossimo primo maggio sarà proiettato su Antenna del Mediterraneo, proprio sui questi fatti, mentre Enzo Avena recitò un sua poesia su Angela Barà alla presenza di sindacalisti, esponenti del mondo del lavoro, e dei parenti dei “quindici”.

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“Nessun processo sommario ai protagonisti di quei fatti – disse allora Salvo Messina il sindaco del tempo – oggi non servirebbe a nessuno anche perché è passato tanto tempo, ma semplicemente un atto di giustizia sociale per chi venne condannato ingiustamente perché semplicemente stava protestando per diritti negati … del resto la storia ed il tempo hanno già emesso quelle condanne morali che nei fatti non ci furono”

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DAI DOCUMENTI PENALI DEL TEMPO

L’ATTO D’ACCUSA

IN FATTO

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Ritenuto che da più tempo in Brolo gli operai iscritti in quella camera di lavoro erano in agitazione a causa che un loro compagno, tal Mirenda Carmelo, era stato licenziato da una fabbrica di citato di calcio colà gestito dai Sigg. Germanà, e non si era potuto riuscire a farlo riammettere al lavoro nonostante tutte le pratiche fatte al riguardo sia direttamente, sia anche a mezzo del Maresciallo dei Carabinieri. Stante tal ostinazione da parte dei proprietari della fabbrica, che d’altronde era giustificata dal fatto che il Mirenda era poco atto per malattia et inesperienza ad un lavoro proficuo, i dirigenti della Camera del Lavoro tra cui il cassiere Salvatore De Riu, decisero di fare una pubblica dimostrazione di protesta.

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E questa, infatti, deliberata nella sera del 13 marzo n.s. in una riunione tenutasi in detta Camera del Lavoro ebbe luogo nel mattino del giorno successivo. La folla dei dimostranti ebbe anche a crescere di numero, essendosi uniti molti altri cittadini coll’intento di protestare anche contro l’Amministrazione Comunale per la mancanza nel paese di una farmacia e del medico condotto, nonostante, però, il rilevante numero dei partecipanti alla dimostrazione, questa sull’inizio procedette calma e composta senza né strepito né grida, prendendo la via della Stazione Ferroviaria, dove si attendeva l’arrivo di alcuni compagni da Messina, che dovevano assumere la direzione del movimento.

 

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Le persone attese non arrivarono ed invece con quel treno giunse il Tenente  dei C.ri di Patti con un nucleo di militi di cui il Maresciallo di Brolo, Signor Bollani era venuto qui per sollecitarne personalmente l’intervento allo scopo di fronteggiare la dimostrazione ed impedire che questa degenerasse in tumulto come non era improbabile che accadesse, data la facile eccitazione delle folle. L’arrivo dei nuovi agenti della forza pubblica non provocò alcun atto ostile da parte dei dimostranti, i quali con lo stesso contegno i quali con lo stesso contegno pacifico e composto che avevano fin allora tenuto si posero in movimento per far ritorno in paese.

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Quivi  giunta la massa sostò nei pressi della Chiesa Madre dove il De Riu Salvatore ed altri che capeggiavano la dimostrazione entrarono in colloquio col tenente dei Carabinieri, e costui, promettendo che avrebbe procurato di compiere amichevolmente la vertenza, li avevi già persuasi a sciogliersi quando da una delle vie laterali sbucò una frotta di donne che si dette a gridare: “ Viva il Socialismo, Viva la Camera del Lavoro”.

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Nello stesso tempo una di esse e  propriamente certa Marzullo Giuseppa, raccattata una pietra, la scagliò in direzione del punto dove erano riuniti i Carabinieri, colpendo il Tenente alla testa.

Fu quello il segnale della mischia, giacchè le donne seguitarono a scagliare sassi ed i dimostranti levarono alto i bastoni menandone qualche colpo sui Carabinieri, che a loro volta avanzarono per impossessarsi della bandiera rossa che i dimostranti portavano in giro. In quel momento echeggiarono varii colpi di arma da fuoco, alcuno per parte dei Carabinieri che temendo di essere sopraffatti, per intimidire la folla, spararono in aria ed altri da parte della popolazione. A quelle detonazioni i dimostranti presi da panico, si sbandarono fuggendo in tutte le direzioni; ma intanto, una vittima era rimasta sul terreno di quella breve lotta, una povera ragazza dodicenne colpita alla testa da un proiettile di rivoltella, mentre nei pressi della Chiesa assisteva allo svolgersi della scena.

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E con tale grave epilogo sanguinoso si chiudeva il tumulto che poscia aver luogo a due distinti procedimenti, uno a carico di tal Domenico Gembillo, quale sospetto autore dell’omicidio, ed un altro a carico dei seguenti individui: 1° Marzullo Giuseppa, 2° Ricciardi Calderaro Calogero, 3°  Ricciardi Calderaro Carmelo, 4° Svelti Calogero, 5° Tramontano Nunzio, 6° Scaffidi Militone Sebastiano, 7° Ceraolo Giuseppe, 8° Princiotta Giuseppe, 9° Avena Vincenzo, 10°  Casella Carmela, 11° Maniaci Carmelo, 12° Fonti Teodoro, 13° Pizzino Cono, 14° Di Rin Salvatore, 15° Starvaggi Casella Giuseppe.

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BROLESI – Ricordando Carmelo Ricciardello, “inghiottito dal fango” nell’alluvione di Scaletta
BROLESI – Piccoli meccanici … era il 1955
BROLESI – Nino Capitti, “maestro pasticcere”
Brolesi – Morire per un lavoro.
BROLESI – MA QUALE SICUREZZA? I GO KART SI VEDEVANO COSÌ
BROLESI – La neve del ’62 in attesa del “Big Snow”
Brolesi – La buona pesca
Brolesi – La Bidella
Brolesi – L’atto di eroismo di Basilio Napoli
BROLESI – Indaimo e gli altri in consiglio comunale
BROLESI – GIUSEPPE BELLANTONI UN GRANDE BARITONO “DIMENTICATO”
BROLESI – E piazza Nasi divenne piazza Mirenda
BROLESI – E loro andavano all’Università
BROLESI – Don Carmelo, il “primo” telefonista
BROLESI – 1 milione di kilometri con l’Onorevole.
BROLESI – “Reverendi”
Brolesi – “Pezzi di Scuola” che scompaiono.
Brolesi – “Peppinello”
Brolesi – “All’ombra dell’ultimo sole”
Assenze – Ciao Giovanni.
Arturo Caranna – Un brolese “sovversivo”
ANTICA BROLO – LA LEGGENDA DU SUGGHIU
AMARCORD BROLESI – La prima sagra del pesce, erano appena iniziati gli anni ottanta
A Proposito del Giro – Quando passava da Brolo, e Moser era testimonial delle gare che i brolesi organizzavano
PIPPO SOTTILE – ELOGIO AL GRANDE “PICCOLO” ATTORE
Don Cono “U Chiareddu” – Tra imprenditoria e turismo … un burbero sognatore, brolese doc, che va via
BROLESI – I 100 anni di “don Vasile”BROLESI – I 100 anni di “don Vasile”
Brolesi – Si “allunga” la via dedicata a Don Carmelo Pizzino
Rivedendolo – “Ogni giorno come se fosse l’ultimo”, quando i brolesi divennero tutti attori
Brolesi – Mimmo Caranna, a dieci anni dalla sua scomparsa
Contrasti – Quieto, irrequieto, inquieto, a Brolo “‘u Ploratu” mostra la sua suggestiva bellezza
Ritratti di Brolesi – Il paese che cambiava, era il 1957
Storie Brolesi – Luca Buonocore… la Cina è vicina ed il Futuro è già realtà, anche dentro uno spot televisivo
Brolo, Brolesi e la Chiesa – Dieci anni fa veniva ristrutturata
Maestri a Brolo, Domenico Siragusano – Improvvisamente mi torna in mente il mio maestro
Brolesi – I Contipodero, a cavallo di tre secoli
BROLESI – DON MICHELE IL “RAGIONIERE”. STAMANI I SUOI FUNERALI
Brolesi che vanno via – La morte di Don Vasile, centenario del paese
BROLESI – “Vossiabbinirica,” Don Saro
BROLESI DI SUCCESSO – DIANA ANDREOTTI AL VIRGIN AUSTRALIA MELBOURNE FASHION FESTIVAL
BROLESI TRICOLORI – AL CAMPIONATO MONDIALE DELLA PIZZA 2016 C’ERA ANCHE FRANCESCO BACINA IODICE
BROLESI – I vent’anni del “Central”
NINO CAMPOCHIARO – Quando un eterno sognatore, che non si arrende mai, va via
BROLESI – A Rossella Bruno il ‪iMig2016
LEO CARANNA – “La gente aspettava il suo arrivo”, mentre sentiva il rombo della sua auto
PIPPO LIONE – E’ morto questa notte un “Signore” della politica brolese
FOTO & SIMBOLI – Il Silenzio per i Caduti del Mare
BROLO – Quando sbarcarono gli americani
DEDICHE E RICORDI – A Brolo tutti pronti per il Torneo dei Tornei di Tennis
“PARALIPOMENI” – παραλειπόμενα. Ma il Maestro Speziale non ha tralasciato nulla nè prima nè dopo
Storie Brolesi – Il “Barone” del mare
ANTICA BROLO – LA LEGGENDA DU SUGGHIU
FOTO E SIMBOLI – Il 4 novembre, Don Santo, a Brolo, la Festa dei Reduci
LA MORTE DI UN ANGELO – Ninuccio che va via. Il dolore di tutti che abbraccia la sua famiglia
CANTERINI DI BROLO – Hanno fatto girare in 36 anni il Mondo intorno a Brolo
PER NINUCCIO – SCUOLE CHIUSE A BROLO, NEL POMERIGGIO, PER PARTECIPARE AI FUNERALI
BROLO SILENTE – PER NINUCCIO LACRIME E PALLONCINI BIANCHI
LUTTI – Brolo ha una “stella” in più
LA MORTE DI PIETRO MIRAGLIA – IL GIUDICE BROLESE SI È ACCASCIATO DURANTE UN’UDIENZA. INUTILI I SOCCORSI
STORIE BROLESI – Trent’anni che sembrano ieri. Nella mostra alla “Multimediale” scatti inusuali di come eravamo
BROLO – La Mostra di com’eravamo sino al 6 gennaio alla Multimediale
STORIE BROLESI- Foto che fissano brindisi e incontri aziendali di fine anno, ma che dicono molto di più
UN AMORE INABISSATO SUI FONDALI DELLO SCOGLIO DI BROLO. CORREVA L’ANNO 1964
GIULIA PINO – INSEGNÒ A BROLO. ANARCHICA, SOCIALISTA, AMAVA LE RECITE E LA CULTURA… LASCIÒ UN PIANOFORTE ALLA “SUA” SCUOLA

SUCCESSI – Un pezzo di “cuore” brolese batte nella Ferrari. Il sogno di Peppe Agnello diventa realtà

RICORDANDO – 23 anni fa moriva Padre Lo Presti

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NINO MUSCA – La “piazza” c’è!

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musca presnetazione (5)

Giovani e meno giovani. Amici, presenze simboliche, gruppi organizzati politicamente. Una piazza piena. Ed in un paese dove la gente ci mette la faccia, è presente, applaude… è già un passo avanti.

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Le foto sono quelle di un pomeriggio, quello di oggi, 25 aprile, dove simbolicamente Nino Musca, candidato a sindaco, vuol “liberare” Sinagra consegnandola al futuro e si presenta ai suoi concittadini, parlando di politica, di programmi.

Sorride e si prende tutto l’abbraccio della piazza.

Domani i commenti e gli approfondimenti.

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L’evento, in piazza San Teodoro è stato organizzato dal movimento “Lustro-Fuori dall’ombra”.

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ENZA MACCORA – Intervista al sindaco di Sinagra. Si ripropone, ha idee chiare e fa qualche nome

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sinagra 2017 intervista

L’intervista all’avvocato Enza Maccora, il sindaco di Sinagra. Parla e si racconta, nel suo futuro amministrativo c’è anche quello di dare ancora un ruolo centrale, dinamico e, data la posizione, da traino per le realtà vicine di Sinagra. Da leggere.

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Quest’intervista segue quella di qualche giorno fa fatta al candidato sindaco Nino Musca.

 

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Nome?

Vincenza

 Cognome?

Maccora

Da piccola la chiamavano?

Enzuccia, qualcuno lo fa ancora oggi

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Data di nascita?

20 maggio 1971

 Segno zodicale?

Toro

Ricorda l’ascendente?

Assolutamente no

 Professione?

Avvocato

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Quanto ha dovuto rinunciare a questa in questi cinque anni di amministrazione?

Molto della mia famiglia e del mio lavoro

 Stato civile?

Coniugato

Per quale squadra tifa …. ?

Juventus

 Chi vincerà il campionato di serie A?

Juventus

Ed il Sinagra calcio lo segue?

Si certo

Com’è messa la squadra?

La squadra si è salvata brillantemente evitando dopo due anni di patemi d’animo e sacrifici i playout come al primo anno quando raggiungemmo la salvezza a molte giornate dal termine

Dal suo profilo facebook ci tiri fuori le tre foto del cuore?

 

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La prima  la famiglia punto di riferimento  e centro della mia vita

La seconda una grande soddisfazione l’elezione del 2012 e la proclamazione il giorno del nostro santo patrono San Leone.,

La terza una grande emozione il riconoscimento dell’unicef alla mia amministrazione quale “ comune amico dei bambini e delle bambine”

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Bene …. andiamo avanti 3 aggettivi per descriversi ?

Caparbia, instancabile e disponibile

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Perché si candida in 50 parole non una di più ?

Per la mia incondizionata  e  instancabile  volontà di essere al servizio della mia comunità

A mandato quasi finito qual è il suo rammarico maggiore?

Non aver potuto ultimare tutto quanto previsto nel mio programma elettorale, sia per  ragioni economiche, sia per le lungaggini burocratiche che caratterizzano le pubbliche amministrazioni, soprattutto in Sicilia.

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Tra le cose che sono state fatte in questi cinque anni nel suo paese ci dica le prime tre che le vengono per prima in mente?

La ristrutturazione e l’adeguamento sismico di ben tre scuole dove i nostri figli potranno trascorrere i momenti più belli della vita in sicurezza e in ambienti confortevoli

La realizzazione di un centro diurno per i nostri cari anziani per dare loro un punto d’incontro, di aggregazione e a mio parere utile strumento di integrazione sociale e di serenità.

Aver concluso con soddisfazione l’iter dei concorsi per la stabilizzazione dei 36 precari che dopo 40 anni potranno finalmente ottenere sicurezza e serenità per se stessi e per le loro famiglie.

 

 La sua più grande soddisfazione da sindaco uscente?

Essere diventata il primo sindaco donna del mio paese.

 

Canzone preferita?

Di Sole e di Azzurro di Giorgia

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Canzone che vorrebbe usare per la sua campagna elettorale….. ?

Tra le varie proposte del gruppo c’è la simpatica “come potete giudicar” dei Nomadi, o anche “Costruire” di Niccolò Fabi.

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Da piccola ci aveva mai pensato a far il sindaco del suo paese?

Non credo di averci mai pensato

 

Il posto più bello – per lei – di Sinagra?

La torre medievale e i ruderi del castello medievale  simbolo di Sinagra con affaccio sulla villa comunale, ricca di verde, e sul fiume, castello  per il quale la mia amministrazione ha già ottenuto il finanziamento per la sua messa in sicurezza

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Il posto che vorrebbe far visitare ad un suo ospite che viene a raggiungerla a Sinagra?

Centro storico con le sue chiese e il palazzo Salleo    la cui villa è oggetto di finanziamento unitamente alle vie che dalla piazza San Teodoro conducono al palazzo

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Parliamo di cose fatte e di futuro

 

Per la cultura? (tre cose fatte e tre che vorrebbe fare nel prossimo mandato)

Fatte:

Manifestazione “Religiosità dei Nebrodi” per mettere in risalto e far conoscere tradizioni e arti del nostro paese e dell’hinterland nebroideo

Progetto “Nebrodi in canto” in collaborazione con il Dipartimento di Musicologia dell’Università di Parigi

Riconoscimento della cittadinanza onoraria ai figli dell’immigrati  e al l Direttore Generale dell’UNICEF  ITALIA, Dott. Paolo Rozera  e consegna delle Pigotte a tutti i nati a Sinagra dal 2012

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Da fare:

Potenziamento delle risorse della nostra biblioteca comunale con il suo ricchissimo archivio storico i cui locali sono stati ristrutturati dalla mia amministrazione unitamente ai lavori della scuola elementare del centro

Prosecuzione del progetto Green City rivolto a tutti i bambini della scuola primaria e secondaria di primo grado per l’educazione ambientale

Potenziamento del settore beni culturali unitamente alla capacità della Pro Loco per aumentare e rendere sempre più interessante e numerosa la presenza dei turisti nel nostro paese

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Per i Giovani? (tre cose fatte e tre che vorrebbe fare nel prossimo mandato)

Sostegno e piena collaborazione anche attraverso la concessione di locali pubblici e di contributi a tutte le associazioni sul territorio comunale.

Il mantenimento, senza alcun costo per le famiglie, del trasporto extraurbano, che grava per circa  € 80.000 annui sul bilancio comunale; nonché l ’acquisto di mezzi nuovi ed efficienti per il trasporto scolastico urbano.

L’acquisto e ripristino di tutte le attrezzature e i giochi collocati nelle ville comunali e organizzazione della colonia estiva.

intevista sinagra sindaco (3)

Da Fare:

Garantire la prosecuzione di tutti i servizi assicurati fino ad oggi.

Progetti a livello nazionale e internazionale che possano coinvolgere tutti i giovani del paese.

Ricerca e realizzazione di nuove aree per l’insediamento di  nuove attività produttive sul territorio  che porterà certamente opportunità lavorative anche per i ragazzi.

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Per il lavoro? (tre cose fatte e tre che vorrebbe fare nel prossimo mandato)

Fatte:

Vendita di tutte le aree PIP con conseguente insediamento di nuove attività lavorative e opportunità di lavoro per molti dei nostri giovani

La conclusione dell’iter per lo svolgimento del concorso pubblico per la complessiva stabilizzazione a tempo indeterminato dei 36 precari in servizio presso il nostro comune

L’ottenimento di moltissimi  finanziamenti per la realizzazione di opere pubbliche che hanno portato ricadute economiche e sociali positive sulla comunità

Da fare:

sostegno e  supporto a tutte le nuove attività produttive

creare le condizioni affinchè, attraverso il turismo anche enogastronomico, si possano determinare nuove opportunità di lavoro.

Implementare l’ufficio sinagrainfo affinchè favorisca tutte le informazioni utili e necessarie per permettere ai giovani di cogliere le opportunità fornite dai bandi pubblici.

 

Per lo Sport? (tre cose fatte e tre che vorrebbe fare nel prossimo mandato)

Fatte:

Esecuzione dei lavori per la messa in sicurezza del campo di calcio che hanno consentito il rilascio delle autorizzazioni della commissione di vigilanza grazie allo sforzo anche personale dell’Assessore allo Sport Alberto Musca e del Vice sindaco Salvatore Gaudio che hanno permesso alla nostra squadra e ai nostri tifosi di non disputare fuori porta nessuna delle gare interne

Recupero del finanziamento IO GIOCO LEGALE per la realizzazione del palazzetto dello sport che verrà inaugurato a giorni

Realizzazione in corso dei lavori per l’auditorium comunale  e di un campetto in erba sintetica che consentirà finalmente ai bambini della scuola primaria e secondaria di Gorghi di usufruire di una palestra

Da fare:

Sostegno e piena collaborazione anche attraverso la concessione di locali pubblici e di contributi a tutte le associazioni sul territorio comunale.

Il mantenimento, senza alcun costo per le famiglie, del trasporto extraurbano, che grava per circa 80.000 annui sul bilancio comunale; nonché l ’acquisto di mezzi nuovi ed efficienti per il trasporto scolastico urbano.

L’acquisto e ripristino di tutte le attrezzature e i giochi collocati nelle ville comunali e organizzazione della colonia estiva.

 

Nella gestione comunale trova utile: Meritocrazia, Amicizia, Politica, …..oppure….. ?

Ho utilizzato e utilizzerò  il metodo della meritocrazia

 

DEMOCRAZIA e INFORMAZIONE cosa ne pensa (…mi raccomando sia breve)

Binomio indissolubile, la libertà di informazione non può prescindere dalla ricerca della verità dei fatti e dal diritto dei lettori di non essere fuorviati da notizie infondate, interessate e di parte.

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L’ultimo libro che ha letto?

Lato B. Il volto nascosto delle cose di Francesca Deodato recentemente presentato a Sinagra dalla stessa autrice

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Il libro che non ha letto ma che vorrebbe?

I libri di Elena Ferrante

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L’ultimo film visto?

Il diritto di contare

 

“Il diritto d’impresa ci deve essere, ma deve esserci l’impresa nata per creare lavoro, non creare business o affari”. Ritiene giusta questa affermazione?

No. Il diritto di impresa per me significa creare business per creare posti di lavoro.

 

Una frase che potrebbe diventare il simbolo della sua campagna elettorale?

“Lotta sempre per quello in cui credi e per ciò che ritieni giusto fare, e anche quando tutto ti sembrerà difficile ricorda:domani il sole sorgerà ancora.”

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 La cultura può lavorare anche sul turismo?

Indubbiamente si

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 E’ d’accordo su questo?

Si

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Quale ruolo dovrebbe aver o ha la “sua” Sinagra nell’area comprensoriale dei nebrodi nel campo del turismo?

Ruolo centrale, dinamico e, data la posizione, da traino per le realtà vicine.

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Perché lei ancora sindaco?

Per ottenere dai miei concittadini il giusto riconoscimento per le tante cose concrete realizzate e per poter ultimare il programma e tanto altro ancora ….

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Cosa sia spetta da questa campagna elettorale?

Confronto, proposte e rispetto personale

 

Cosa vuol dire al suo o a ai suoi avversari politici?

Sereno  lavoro !

Premio Donne Sinagra foto gruppo

Cosa vuol dire al paese?

L’unica cosa che sento di dire ai miei concittadini è di mettere al primo posto il bene di Sinagra.

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 Se eletto sindaco, telefonando allo sconfitto cosa direbbe?

L’impegno per Sinagra  prescinde dai ruoli,  c’è sempre posto per chi ha voglia di spendersi per gli altri.

 

Un’ultima cosa ci anticipa qualche nome della sua lista?

Alberto Musca, Ylenia Fazio.

 

… in bocca al lupo sindaco Maccora!

 

l intervista piraino yvonne

la precdente intervista

L’INTERVISTA – Sinagra & Elezioni … parliamone con Nino Musca

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GD NEBRODI –“Unire l’Italia ed unire il PD”… e si schiera con Andrea Orlando

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GDnebrodi 2017

Il documento di come GdNebrodi, dopo ampio dibattito interno, ha deciso di sostenere la candidatura di Andrea Orlando Segretario del Partito Democratico.

Testata Facebook GDnebrodi

Il documento

 

La candidatura di Andrea Orlando viene vista da Noi Giovani come una boccata d’aria nuova poiché, fattivamente viene messa al centro del progetto politico la nostra generazione.

Sulla scelta il consigliere comunale dei GdNebrodi Brolo Amedeo Arasi così commenta: “Credo che il sostegno come gruppo al ministro della Giustizia Andrea Orlando sia l’unica alternativa valida tra i tre candidati. In questo delicato momento della storia del Partito Democratico, Orlando rappresenta l’unica possibilità di guida del partito, un uomo pacato ma deciso. Il suo programma mira a far ritornare a galla un partito quasi affondato, facendo riemergere quei valori ormai andati persi. Per quanto riguarda, invece, l’ex segretario Matteo Renzi, penso abbia delle  responsabilità politiche abbastanza importanti. Ha rappresentato un attentato all’unità del Partito, conducendo una politica egocentrica e di profonda divisione. Nel suo modo di agire non si sono rispecchiati in molti, tanto che è stato responsabile dell’allontanamento sia delle vecchie guardie che di molti giovani. Alcuni dei fallimenti dell’ex premier sono: la buona scuola, jobs act ed aver collezionato una miriade di sconfitte (regionali, amministrative e referendum costituzionale). Una sua vittoria non farebbe altro che esacerbare il declino del Partito e a quel punto credo sia importante che ci soffermassimo anche noi a ragionare sulla nostra permanenza all’interno del partito stesso, andando alla ricerca dei vecchi valori.”

andrea orlando 2017

È inutile girarci attorno, il progetto politico del PD renziano è naufragato e per rendersene conto basta leggere gli impegni assunti con le prime Leopolde.

La nostra generazione, che doveva essere il centro del progetto di riforma del partito, è rimasta ferma al palo, la rottamazione si è fermata a Salerno ed il sud renziano è in mano ai soliti noti, quelli buoni per ogni stagione.

Crediamo fermamente che in questo momento il Partito Democratico abbia bisogno di altro.

In primis di un segretario che si concentri esclusivamente sul partito e che sia capace di unirne le anime, facendo ripartire il progetto riformista dalla base.

Il partito in questa fase ha bisogno di riconquistare i territori e gli iscritti, facendo passare il messaggio che il partito è di tutti gli iscritti e di tutti coloro che hanno la voglia di mettere a disposizione idee e forze.

Il Segretario del Circolo GdNebrodi Brolo Riccardo Spanò Bascio spiega in breve i motivi della scelta : “Facciamo politica nel quotidiano e credo che ci si debba assumere la responsabilità di quel che si fa. Il partito con queste primarie deve cambiare classe dirigente e modus operandi. La precedente classe dirigente ha fallito ed è per questo che ci troviamo davanti ad un bivio, o cambiamo passo e torniamo ad essere un partito pluralista e riformista o finiremo per diventare un surrogato di Forza Italia. Per noi GD Nebrodi le primarie del PD sono un momento importante, poichè ad oggi siamo l’unico partito che in maniera trasparente e democratica sceglie la sua classe dirigente. Questo sarà per il nostro gruppo anche un appuntamento di crescita che ci porterà a confrontarci con la comunità dem Brolese. Inoltre, come completamento di quel processo di legittimazione politica del  gruppo, saremo presenti come membri di diritto nel seggio PD di Brolo, che a differenza del passato non sarà più monocorrente. Un grande risultato per un giovane gruppo come il nostro che vive la politica in maniera appassionata e sana.”

Per questi motivi il 30 aprile come GdNebrodi Brolo voteremo Andrea Orlando Segretario, nella cui lista peraltro è candidata la nostra coetanea brolese Maria Alberta Maniaci, convinti che questa sia l’unica scelta possibile per ritornare ad avere un Partito Democratico, unito, progressista e riformista.

 

COORDINAMENTO GDNEBRODI  “PIETRO INGRAO”

BROLO

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Castello … in Aria – “Imago Pugnatores. Cristiani e mori a singolar tenzone” mostra dei cartelloni dell’Opera dei Pupi

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C’è anche la musica classica nel weekend al Bauso

Sarà inaugurata venerdì 28 aprile alle ore 18:30 al Castello di Bauso di Villafranca Tirrena nell’ambito delle manifestazioni di “Castello … in Aria”,  “Imago Pugnatores. Cristiani e mori a singolar tenzone”, la mostra dei cartelloni dell’Opera dei Pupi. Sabato 29 con inizio alle ore 18:30 “Bauso Classica”, il concerto dei più promettenti allievi di “Progetto Suono”, la media a indirizzo musicale Verona Trento di Messina,  l’Accademia Pianistica Italiana di Taormina, l’Istituto Superiore di Studi Musicali P.I. Tchaikovsky di Nocera Terinese (CZ) ed altri ancora.
Gli eventi di “Castello … in aria”,  co-finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Gioventù, sono organizzati dal Centro Sperimentale “Progetto Suono” di Messina in partenariato con il Comune di Villafranca Tirrena e in collaborazione col la Pro-Loco di Villafranca Tirrena, e sono finalizzati alla valorizzazione del “Castello di Bauso”, bene di proprietà del demanio culturale della Regione Siciliana, concesso dal Polo Regionale di Messina per i Siti Culturali su mandato dell’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e delle Identità Siciliana.

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PODISMO – Un primo maggio intenso per la Trecastagni Star

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volontari Unicef coordinati da Martina Leone - edizione 2016

La gara scatta alle ore 10.30. Speciale “Premio Treck”

Mancano ormai pochi giorni alla trentaduesima edizione della Trecastagni Star. Le iscrizioni saranno ultimate venerdì 28 aprile (nei prossimi comunicati, i dati con le società presenti, anche se è possibile prevedere la partecipazione di circa 400 atleti alla gara del primo maggio.)
La Trecastagni Star è organizza dalla Asd Sicilpool e dalla Asd Atletica Fortitudo Catania, con il patrocinio del Comune di Trecastagni e la collaborazione della Fidal Sicilia. La manifestazione nazionale di corsa su strada sulla distanza di 10 km è valida come seconda prova del C.d.S Master.

Percorso: (da ripetere 5 volte) – Piazza Aldo Moro (partenza ORE 10.30), Corso Italia, Piazza Marconi, Via Umberto, Via Luigi Sturzo,   Corso   Sicilia,    Piazza  S. Alfio, Via Madonna Del Riposo, Corso Italia, Piazza Aldo Moro (Arrivo).  Percorso omologato IAAF. Tempo massimo: 1h10’.
IL PREMIO SPECIALE “TROFEO TRECK”. Verranno premiati i primi tre uomini e le prime tre donne che taglieranno il traguardo.  Saranno premiati inoltre i primi tre classificati di ciascuna categoria M/F (tesserati FIDAL). Verranno inoltre premiate la prima società maschile e femminile che porteranno più atleti al traguardo. Verrà infine stilata una speciale classifica a sommatoria dei tempi tra la prova di Acireale del 30 aprile e la prova del primo maggio a Trecastagni. Il primo uomo e la prima donna classificati verranno premiati con l’assegnazione del premio speciale “Trofeo Treck”.
LA TRECASTAGNI STAR E I FESTEGGIAMENTI La gara si lega a momenti di festa importanti per Trecastagni. Nel mese di maggio infatti si celebrano i S.S. Martiri Alfio, Filadelfio e Cirino in un periodo di grande intensità popolare e religiosa che vede decine di migliaia di pellegrini confluire a Trecastagni. La Trecastagni Star da tempo fa ufficialmente parte del programma delle festività.
IL COSTANTE SUPPORTO NEI CONFRONTI DELL’UNICEF Anche in occasione della edizione n.32 della Trecastagni Star, sarà possibile essere vicini, con un gesto, ai bambini in pericolo. Sarà distribuito materiale informativo e sarà possibile offrire un contributo. La Sicilpool ha l’onore di aver sottoscritto con l’Unicef una convenzione della durata di tre anni, firmata nell’aprile del 2015 a San Pietro Clarenza.

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MICHELE EMILIANO – Antoci con me per duplicazione candidato segretario

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antoci e emiliano by scomunicando
“Giuseppe Antoci rappresenta la mia mozione, creando una sorta di duplicazione del candidato”. Lo ha affermato il presidente della regione Puglia Michele Emiliano, rispondendo ad una domanda dei giornalisti sul “ticket” alla segreteria del Pd, con il Presidente del Parco dei Nebrodi, Giuseppe Antoci, nel corso della conferenza stampa alla Camera.

emiliano primarie

Emiliano ed Antoci hanno spiegato che “la parola ticket non ci piace”.

“Quando Giuseppe Antoci – spiega Emiliano – mi ha comunicato di sposare la mia mozione, mi sono sentito onorato, commosso ma non sorpreso.

Giuseppe e’ un modello di quella antimafia sociale, intesa nel senso piu’ quotidiano, forse anche banale, del ‘tutti i giorni dell’antimafia’. Stiamo costruendo insieme una mozione che riporti al centro il senso dell’umanita’, delle leggi. La nostra mozione e’ l’unica realmente alternativa all’attuale maggioranza che guida il partito democratico”.

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Nella mozione presentata da Emiliano, spazio al mezzogiorno con “il progetto di decarbonizzazione delle imprese” e con al centro “la lotta alla criminalita’ organizzata che non riguarda solo il sud. Mi chiedo – ha precisato Emiliano – in quale altra mozione nel Pd la lotta alla criminalita’ organizzata abbia punte avanzate come la nostra”.

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Per Giuseppe Antoci, presidente del Parco dei Nebrodi in Sicilia e pochi mesi fa scampato ad un attentato mafioso “non siamo e non vogliamo essere ospiti in un partito in cui ci accorgiamo che certi temi” come la lotta alla mafia “non vengono affrontati in maniera idonea. Il rapporto con Emiliano – conclude Antoci – nasce da un abbraccio, quando dopo l’attentato che avevo subito ho visto un uomo delle istituzioni non riuscire a parlare dall’emozione ed abbracciarmi”.

fonte: http://www.corrierequotidiano.it

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GALATI MAMERTINO – Suino nero, collaborazione scientifica tra CNR e OPAN

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Siglato l’accordo OPAN-CNR

Una collaborazione scientifica tra CNR e OPAN per lo studio e valorizzazione di una delle produzioni tipiche nebroidee, il suino nero. Il CNR diventerà dunque organo di ricerca dei produttori e aprirà una sede a Galati Mamertino.  

Ratificato ieri, nella sala convegni dell’incubatore di imprese dei Nebrodi di Galati Mamertino, l’accordo OPAN-CNR, protocollo d’intesa fortemente voluto da ANGA Sicilia (Associazione Nazionale Giovani dì Confagricoltura), grazie al quale il CNR diventerà l’organo di ricerca dei produttori del suino nero dei Nebrodi. L’accordo è nato dall’idea del giovane imprenditore Giacomo Orlando, che si è speso quale vero e proprio network, affinché l’accordo venisse raggiunto.

Dopo i saluti del sindaco Antonino Baglio, i lavori moderati dal giornalista Nino Amadore, hanno preso il via con l’intervento di Giuseppe Frusteri, presidente OPAN, che ha illustrato il progetto di collaborazione scientifica per la conservazione del suino nero e la valorizzazione del prosciutto dei Nebrodi.
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Di grande interesse sono stati gli interventi dei dottori Angelo Salerno, (esperto razze in via di estinzione Anas e membro della commissione OPAN) di Francesco Loreto, (Direttore del Dipartimento di Scienze bio-agroalimentari BISBA) e di Roberto Lagalla, consigliere CNR e delegato per le politiche del mezzogiorno, che ha annunciato l’apertura di una sede del CNR a Galati Mamertino.

Per Felice Cupane (Presidente Confagric Sicilia), l’accordo mira a generare sinergie tra ricerca e impresa, da sempre focus strategico dei Giovani di Confagricoltura. Si tratta, dunque, di una straordinaria opportunità di sviluppo economico, ma anche di un’occasione di crescita culturale e identitaria del territorio nebroideo. Hanno contribuito ai lavori anche il presidente GAL Nebrodi, Francesco Calanna, Giacomo Orlando (Responsabile rapporti istituzionali Confagricoltura Sicilia) e Sandro Gambuzza (Responsabile Confagricoltura).

L’evento è stato possibile grazie alla sponsorizzazione della Bcc di Longi sempre attenta ai bisogni di questa terra.

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FEDERICO MIRAGLIOTTA – Testimonial alla “Giornata del Libro” nella Biblioteca Comunale di Brolo

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18034150_196127807570874_1940979213276606532_nLO SCRITTORE ORLANDINO OSPITE ALLA BIBLIOTECA PARLANDO DI LIBRI, MIGRANTES, COOPERAZIONE, MA ANCHE DEL PIACERE DELLA PATERNITA’ E DELLA BELLEZZA DEI LIBRI. OVVIAMENTE FOCUS SUL SUO ULTIMO LIBRO “ALIENI E CHIACCHIERE, COMUNQUE NIENTE DI IMPORTANTE“. PERFETTA PADRONA DI CASA l’ASSESSORE ALLE POLITICHE GIOVANILI DI BROLO MARISA BRIGUGLIO. 

 

libri brolo 2017 web

 

L’occasione dell’incontro è stata la Giornata del Libro e del Diritto d’Autore, sabato scorso 23 aprile.

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Per la seconda volta l’assessore comunale Marisa Briguglio ha voluto sottolineare la rilevanza dell’iniziativa, nota anche come Giornata del libro e delle rose, che è un evento patrocinato dall’UNESCO per promuovere la lettura, la pubblicazione dei libri e la protezione della proprietà intellettuale attraverso il copyright, che appunto a partire dal 1996, viene organizzata ogni anno il 23 aprile con numerose manifestazioni in tutto il mondo

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L’incontro si è svolto presso la biblioteca comunale di via Libertà, a Brolo, luogo simbolo per la cultura e per la lettura, qui lo scrittore Federico Miragliotta autore del libro “Alieni e chiacchiere, comunque niente di importante” edito da Armenio Editore di Brolo e vincitore del V premio letterario  – anno 2016 – “La Capannina” di Piraino ha dialogato con il pubblico che ha interagito con lui.

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Qui, ovviamente oltre allo spazio dedicato alla sua raccolta di poesie – quasi racconti di vita molto intimi,  ci si è lasciati prendere ascoltando le esperienze dell’autore scoprendo “il lato b” di quell’inferno chiamato Lampedusa. avamposto, per anni, in prima linea, per l’accoglienza dei migrantes. Federico Miragliotta infatti ha diretto per anni il centro di accoglienza dell’isola.

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Una incontro dove si è andato anche oltre la cronaca di quei fatti, partendo proprio da quell’ottobre del 2013 quando si verificò il naufragio più tragico che abbia segnato questi viaggi della speranza.

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Una platea attenta ha quindi scoperto altre verità, quelle che i Tg non dicono, rivedendo  tra nuovi fronti di sbarco come si sta evolvendo il problema “migrantes”, ha nuove problematiche, i nuovi “eroi” da vendersi in tv e sotto i riflettori mentre il lavoro davvero umanitario, quello duro e intriso di dolore rimane proprio destinato agli operatori, militari e volontari, in prima linea, spesso con pochi mezzi e provato  dal carico quel carico di miserie umane che vedono scorrere quotidianamente.

Ma tornando al libro oggetto dell’incontro.

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Questo è stato presentato dalle docenti Nunziatina Lacchese e Nella Scardino.

Durante il dibattito si sono registrati diversi contributi, da rammentare quello della dottoressa Angela Fogliani, che ha unito la questione migrantes con quella dell’accoglienza e dell’editore Nino Armenio che ha annunciato che proprio il lavoro letterario di Federico Miragliotta sarà tra quelli che presenterà a Milano, prossimamente, in un’expo dedicato ai libri, all’impegno sociale, alla legalità, al rispetto dei diritti.

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Prologo dell’incontro è stato il saluto del sindaco di Brolo, Irene Ricciardello.

Ha condotto Massimo Scaffidi che si è anche soffermato sul valore della Biblioteca, su quanto “saperi” in questo luogo sono contenuti, di come è oggetto di regali e lasciti anche di tanti cittadini, brolesi e non, e sopratutto di quello che questo sito potrebbe essere in un futuro.

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Marisa Briguglio ha voluto, nell’occasione, emulare come quest’evento si festeggia in Catalogna.

Qui infatti, i librai usano regalare una rosa per ogni libro venduto il 23 aprile. e lei ha donato rose a tutti i presenti.

 

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Alieni e chiacchiere, comunque niente di importante

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Le motivazione del premio La Capannina
FEDERICO MIRAGLIOTTA
Sezione: Romanzo breve
Titolo: Alieni e chiacchiere, e comunque niente di importante
Motivazioni:
Un testo di estrema qualità che riesce ad essere a tratti ed al contempo intimo, duro, spietato, dolce, malinconico; un vero e proprio “atlante” del nonsense che regola il mondo. Scardinando gli schemi classici della scrittura reinventa, rendendolo quasi impercettibile, il confine tra prosa e poesia, tra romanzo e silloge. Pregevole riguardo alla sfera emozionale si colloca su piano narrativo quasi avanguardista che bene interpreta l’idea di movimento, il caos, i mutamenti dei nostri tempi attuali.

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MUSICAL – Billy Elliot torna a volare!

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Con un nuovo protagonista parte il lungo tour italiano del grande Musical che celebra la passione per la danza e il valore dell’amicizia

Leggero come una piuma e luminoso come un diamante, deciso a spiccare il volo verso il suo sogno straordinario: sarà ancora una volta un imperdibile ‘concentrato’ di tenacia, sorrisi e lacrime l’appassionante storia di “Billy Elliot il Musical”, lo spettacolo diretto e adattato in italiano da Massimo Romeo Piparo che torna ad emozionare il pubblico italiano.
Prodotto dalla PeepArrow Entertainment e da Il Sistina, il musical basato sull’omonimo film di Stephen Daldry ripartirà con il nuovo tour il 26 gennaio dal Teatro delle Muse di Ancona per poi percorrere tutta l’Italia – oltre 20 città, da Napoli a Torino, da Firenze a Genova, da Bari a Verona – fino ad aprile.

Dopo l’enorme successo di pubblico e critica delle precedenti stagioni, Billy Elliot si presenta con ancora maggiore entusiasmo e con un cast rinnovato: il volto del celebre ballerino che, nell’austera e bigotta Inghilterra della Thatcher, non vuole rinunciare alla danza sarà quello del giovanissimo Arcangelo Ciulla, già nel cast dello scorso anno. Nato a Siracusa nel 2002, Arcangelo inizia a studiare danza all’età di 6 anni nella scuola Silva Arte Danza della sua città. Sin da subito si appassiona alla street dance, così decide di studiare hip hop, break dance, locking, popping e house con dancers di fama internazionale, fino ad avvicinarsi nel 2013 al mondo del musical. Una scelta dettata dalla passione e dalla voglia di esprimersi, che lo porta ad approfondire danza classica, modern jazz, canto, recitazione e tip tap e che da subito gli dà ottimi risultati.
Con lui nello spettacolo anche altri due giovanissimi talenti, Matteo Valentini nel ruolo di Michael, l’amico di Billy, e Filippo Arlenghi in quello di Kevin, entrambi formati dall’Accademia del Teatro Sistina diretta da Piparo e pronti a farsi valere sulla scena.

Ancora una volta per il pubblico il privilegio di un musical dal respiro internazionale, che vanta le musiche pluripremiate composte da Elton John e un cast di incredibili talenti italiani: Luca Biagini nel ruolo del padre Jackie Elliot; Sabrina Marciano in quello di Mrs. Wilkinson (la maestra di danza che scopre il grande talento di Billy); Cristina Noci nel ruolo della nonna, Donato Altomare ed Elisabetta Tulli, il fratello Tony e la mamma di Billy. Nel cast anche 30 straordinari performer coreografati da Roberto Croce. La direzione musicale è del Maestro Emanuele Friello, le scene sono di Teresa Caruso, i costumi di Cecilia Betona, l’impianto luci di Umile Vanieri.

“Io non ho bisogno della mia adolescenza. Ho bisogno di ballare!”: è già racchiusa in questa frase la potenza della storia di Billy, il ragazzo che per amore della danza sfida anche l’ottusità di un padre e un fratello che vorrebbero diventasse pugile. A far da sfondo alla sua avventura, che ha nutrito sogni e speranze di intere generazioni di talenti, l’Inghilterra delle miniere che chiudono e dei lavoratori in rivolta, ma anche il mondo della danza, fatto di poesia e di faticose ore di prove. Come in ogni grande storia, ad accendere le emozioni ci pensano grandi valori come l’amore, la determinazione, la voglia di farcela, ma anche l’amicizia tra adolescenti, che riesce a far superare ogni discriminazione di orientamento sessuale.

Basato sull’omonimo film di Stephen Daldry del 2000, Billy Elliot The Musical ha debuttato nel West End (Victoria Palace Theatre, Londra) nel 2005 ed è stato nominato per nove Laurence Olivier Awards – il massimo riconoscimento europeo per i Musical – vincendone ben quattro. L’incredibile successo conseguito ha fatto sì che lo spettacolo approdasse anche a Broadway nel 2008 dove ha vinto dieci Tony Awards – gli Oscar del Musical – e dieci Drama Desk Awards.

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CORSI A BROLO – I Colori nella Globalità dei Linguaggi. Il programma e i costi

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CORSO DI FORMAZIONE TEORICO-PRATICO DAL 2 AL 4 GIUGNO CON LA DOCENTE STEFANIA GUERRA LISI UNIVERSITA’ POPOLARE DI MUSICARTERAPIA IDEATRICE DEL METODO “ GLOBALITÀ DEI LINGUAGGI”. 

 

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Il corso sarà seguito da Stefania Guerra Lisi Docente di Strumenti e Tecniche della Comunicazione Visiva della terza Università di Roma. Esperta della riabilitazione di persone con disabilità fisica, psichica e sensoriale, e in particolare nel risveglio dal coma.

Destinatari Insegnanti di ogni ordine e grado – Insegnanti di sostegno – Educatrici di asilo nido – Tecnici della riabilitazione – Pedagogisti – Psicologi e Psicoterapeuti – Genitori – Musicisti – Artisti

Ai Corsisti verrà rilasciato un Attestato di partecipazione riconosciuto dal M.I.U.R. N.B.

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Essendo un corso teorico–pratico – dicono gli organizzatori – è importante venire in abiti comodi.

Quota di partecipazione € 100,00

Contatti:

Marianna Gullì – cell.3383767747 – info@restaurigulli.it

Antonella Raffa – cell. 3201948687 – ninaraffa61@gmail.com

Antonella Giardina – cell. 3333018462 – antonellagiardina@yahoo.it www.centrogdl.org

Il programma:

primo giorno

secondo giorno

terzo giorno

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Scheda di adesione

 

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TUTTO LIBRI –“In mari deserti” di Emiliano Stefanelli

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Copertina In mari deserti

In libreria “In mari deserti”, un giallo psicologico “piacevole e inquietante”

“In mari deserti è un romanzo a pieno titolo, con i pregi della narrativa di suspence, ma senza vincoli o stereotipi e, come il suo titolo lascia presagire, è un mare che ci travolge, in modo piacevole e inquietante”.
Dalla Prefazione di Alessandro Perissinotto

Attraverso una scrittura particolarmente evocativa, Emiliano Stefanelli con il suo “In mari deserti” consegna al lettore un romanzo intenso e travolgente, un racconto che si tinge di diversi colori e sfumature, che cattura l’attenzione sin dalle prime battute.
Dipanata su due piani temporali, quella di Dante è una storia intrisa di emozioni, di aspettative, di rimpianti e di speranza. Suo padre muore all’improvviso lasciandolo con un mucchio di domande mai pronunciate ad alta voce. Domande che aumentano quando scopre che il genitore gli ha lasciato una scatola con fotografie, lettere e un libro: ritagli di una vita, ricordi di uomo che sembra uno sconosciuto.
Raccogliendo indizi e ripercorrendo i passi del padre, Dante proverà a riconciliarsi con se stesso, riappropriandosi della sua scrittura, concedendosi il lusso di un amore travolgente, e incastrando i pezzi di un rapporto mai vissuto fino in fondo.
Le risposte alle domande non sempre arrivano, ma questo non significa che non sia valsa la pena essere andati a cercarle.

SINOSSI
Dante è un ragazzo che lavora a Roma, ma è costretto a ritornare nella sua città natale, Torino, a causa della morte improvvisa del padre. Mentre è in viaggio soccorre una ragazza misteriosa che verrà trovata morta nel Po qualche giorno dopo. Il padre di Dante aveva fatto testamento lasciandogli una scatola con alcune fotografie che ritraevano una donna.
Dopo mille peripezie, Dante scopre che la donna delle foto è la stessa con cui il suo defunto padre, anni prima, aveva avuto un incidente: nello schianto il marito della donna era morto, invece lei (incinta) no. La donna era malata e prima di morire aveva chiesto come favore all’uomo di occuparsi della figlia che sarebbe rimasta orfana. Dante, nelle sue investigazioni, scopre il luogo di lavoro della ragazza e, senza avere ancora ricollegato i pezzi della storia, se ne innamora. Viene a sapere la verità solo dopo aver riconosciuto le foto a casa di lei, in quanto identiche a quelle che aveva trovato nella scatola lasciatagli in eredità. La ragazza trovata morta nel Po, invece, era l’amante del suo amico sposato.Emiliano Stefanelli

EMILIANO STEFANELLI
Emiliano Stefanelli, torinese, sin da bambino ha sempre dimostrato grande propensione alla scrittura e alla creatività. All’età di tredici anni ha pubblicato i primi racconti sulle raccolte scolastiche. Inizia a frequentare la facoltà di Scienze Della Comunicazione e durante i corsi di studi, collabora con alcune riviste e televisioni locali come giornalista.
A ventidue anni vince il Concorso Limone Piemonte con il racconto natalizio La tempesta di Stanley Barry e una borsa di studio presso la Scuola Holden di Alessandro Baricco, a Torino. Frequenta il Master di Editing e Scrittura di Prodotti Audiovisivi presso il Virtual Reality & Multi Media Park di Torino. Nel 2009 pubblica il suo primo romanzo, Fuochi dalla Pianura (Casini Editore). Il suo secondo romanzo, Cenere, (La Gru) viene pubblicato nel 2012.

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GIOIOSA MAREA – Per il quarto anno a Gioiosa: Miss Mondo Sicilia, semifinale regionale

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Miss Mondo sicilia

Le vincitrici in lizza per il titolo regionale da far valere in Puglia

Tornano le selezioni per Miss Mondo Italia Calabria e Sicilia in vista della finale nazionale che ogni anno, a giugno si svolge a Gallipoli. foto copertina
Primo appuntamento, il prossimo 30 aprile all’Auditorium Comunale di Gioiosa Marea (ME), dove, alle 18, sfileranno 30 finaliste provenienti da tutto il territorio siciliano.
Quarto anno consecutivo nella cittadina del messinese per un evento che decreterà all’accesso alla finalissima interregionale che si terrà dal 12 al 14 maggio in Calabria.
Alla manifestazione di giorno 30, patrocinata dal Comune di Gioiosa Marea e sponsor locali, saranno presenti Miss Mondo Italia, la lametina Giada Tropea e il duo comico Hermes e Titina che, con 214.000 fan, 4 milioni di visualizzazioni e 10.400 followers sono stati protagonisti di tantissime trasmissioni nazionali da Colorado a Challenge su Rai 4, Eccezionale veramente su La7, Convento Cabaret su Tgs e Insieme di Antenna Sicilia. Abete Pellegrino
L’evento siciliano è a cura del direttore artistico Mario Vitolo e  sarà presentato da Valeria Pellegrino, insieme agenti monomandatari per Calabria e Sicilia del concorso.
Le ragazze vincitrici di diritto parteciperanno all’interregionale calabrese di metà maggio, condotta da Luca Abete, noto personaggio televisivo di Striscia la notizia.
Al Porto degli Ulivi di Rizziconi, saranno presenti ben 40 ragazze di Calabria e Sicilia e tra queste,  saranno elette Miss Mondo Calabria e Miss Mondo Sicilia e tutte le altre concorrenti che, titolari di altre fasce legate al concorso nazionale, avranno accesso alla competizione dell’11 giugno in Puglia.

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LEGAMBIENTE LONGANO – Torre del Kaid, a distanza di un anno niente è cambiato

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Torre del Kaid

Un anno fa la segnalazione circa le precarie condizioni in cui versa la Torre del Kaid. La nota dell’associazione ambientalista

A distanza di un anno dalla nostra segnalazione presso gli Enti preposti, nella  quale veniva messa in evidenza la situazione di precarietà in cui versa il bene, nulla è cambiato.
La Torre del Kaid, sita in contrada Bernardello del  Comune di Rodì Milici, costituiva e costituisce una significativa testimonianza nella Valle del Patrì e nel territorio circostante, di presenza diffusa di “Cube” , che successivamente nel XII – XIII sec. circa, furono riutilizzate con soprelevazione a Torri al fine di controllarne  il territorio ricadente nella Valle del Patrì vista la sua importanza di comunicazione tra Ionio e Tirreno, importanza che ha rivestito anche nei secoli  precedenti. La Torre, vincolata nel 1999 quale bene di interesse storico e architettonico, oggi necessita di attenzioni urgenti per l’interessante sua iniziale testimonianza di Cappella Paleocristiana.
Da sopralluogo  effettuato in data 24/aprile 2017,  si evince che a distanza di  un anno dal nostro primo sollecito niente è stato posto in essere , altri crolli si  sono verificati  nella facciata est la quale incatenava tutta la struttura minando oggi la sua stabilità, pertanto , se non si interviene tempestivamente per la  sua messa in sicurezza finalizzata successivamente al recupero di questo importante pezzo di storia del nostro territorio e della sua preziosa testimonianza di bellezza si rischia la sua cancellazione definitiva.

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TEATRO – Il Teatro del Mela conclude la grandiosa stagione teatrale con il concerto della PFM

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PFM All the Best

Sabato 29 Aprile “All the Best” Premiata Forneria Marconi

Grandi emozioni per l’ultimo spettacolo della sezione prosa andato in scena al Teatro del Mela, il “Circo delle Meraviglie” di Fabio La Rosa, che con la sua compagnia “Grammelot” ci ha raccontato lo sfaccettato mondo della “pazzia” attraverso le intense e crude storie di dodici bizzarri personaggi e con la straordinaria partecipazione dell’attrice Emanuela Tittocchia. Ma le sorprese al Teatro del Mela non sono ancora terminate.
A conclusione di una ricca ed emozionante stagione teatrale, Sabato 29 Aprile 2017 si terrà il concerto evento “All the Best” della storica band simbolo del rock progressive italiano: la Premiata Forneria Marconi. logo-quadrato-teatro-del-mela
La PFM rappresenta l’evoluzione artistica de “I Quelli”, gruppo che si era distinto in ambito discografico italiano per l’alta preparazione e tecnica strumentale dei suoi componenti storici: Di Cioccio, Mussida, Premoli, Piazza sono stati infatti tra i più richiesti musicisti della discografia italiana. Si affermano negli anni ’70 ma riescono a differenziarsi evolvendo negli anni il proprio stile e facendosi apprezzare anche oltre i confini nazionali.
Sabato 29 rivivremo i grandi successi del gruppo internazionale, annoverato tra i 100 migliori artisti di tutti i tempi dalla rivista inglese “Classic Rock” e tra i Top 100 dalla statunitense “Billboard”.
Lo spettacolo attraverserà tutte le fasi musicali della band, che si presenterà con questa formazione: Franz Di Cioccio (voce e batteria), Patrick Djivas (basso), Lucio Fabbri (violino), Marco Sfogli (chitarra), Alessandro Scaglione (tastiere), Alberto Bravin (seconda tastiera e voce) ed Eugenio Mori (seconda batteria).
Tra i brani più noti, l’immortale “Impressioni di Settembre”, interpretata negli anni da molti altri artisti (Franco Battiato, Nomadi, Marlene Kuntz, ecc.), “La carrozza di Hans”, la tarantella rock “È festa” tradotta in “Celebration” nella versione inglese del disco. Tra le performance, l’indimenticabile tour con Fabrizio De Andrè i cui brani minimalisti furono per la prima volta arrangiati in chiave rock e che diede vita a ben due dischi “In Concerto con PFM”.

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SANT’AGATA MILITELLO –“Letteratura e impegno civile” la rassegna letteraria diretta da Franco Blandi

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Locandina Letteratura e impegno civile

Rassegna Letteraria “Letteratura e impegno civile” promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Sant’Agata di Militello

Prenderà il via il prossimo 7 maggio, alle ore 19, presso il Castello Gallego di Sant’Agata di Militello, la Rassegna Letteraria Letteratura e impegno civile, promossa dall’Assessorato alla Cultura del comune di Sant’Agata di Militello e diretta da Franco Blandi.
L’iniziativa, inserita tra gli eventi del “Maggio dei Libri”, prevede quattro incontri con altrettanti autori che hanno dedicato le loro opere, romanzi o saggi, a temi strettamente legati al sociale, alle diverse culture, alla solidarietà.
In un momento storico caratterizzato da nuovi venti di guerra, minacce terroristiche, massacri di popolazioni inermi, nel quale l’umanità sembra avere smarrito buon senso e sensibilità, ci sembra importante e urgente proporre storie di impegno civile che si muovono in direzione opposta e che aiutano a capire i fenomeni, le culture, le diversità. Racconti proposti con la voce diretta dei protagonisti che con i loro libri diffondono un messaggio di pace e speranza.

Il primo appuntamento, domenica 7 maggio, sarà dedicato al romanzo “Tutta un’altra storia” di Alessandro Gallo, edito da Navarra Editore. Tutta un'altra storia copertina

Scheda del libro
Si può parlare di legalità ai ragazzi coinvolgendoli con romanzi appassionanti? Alessandro Gallo dimostra di sì e dopo “Scimmie” e “Andrea torna a settembre” – più di 10.000 copie vendute ai giovani di tutta Italia – chiude la sua trilogia con una storia autobiografica ambientata a Napoli in cui tre adolescenti combattono la camorra con la forza del teatro.
Napoli, in un quartiere di periferia, tre adolescenti Catia Boutique, Diego El Pibe e Raffaelle Cap! crescono tra l’ammirazione per le imprese criminali dei camorristi del loro rione e il desiderio di correttezza e onestà. Raffaele, figlio di camorristi finiti male e cresciuto da una nonna dalla integerrima morale, è buono, disponibile e non sopporta le ingiustizie, l’opposto di Diego: ribelle, testardo e con la continua fissazione della giustizia fai da te, scagnozzo del clan di Cicciobello. Catia, in bilico tra i due mondi, finisce per diventare l’amante di Banana, una Lady Camorra che governa il Rione e da il via a una faida senza regole, che colpirà anche i suoi più cari amici. Irrequieti, violenti, brutalmente volgari contro se stessi, gli amici e i loro genitori, vivono il loro presente al gusto di piombo e asfalto, ma tutto inaspettatamente cambia anche grazie ad un corso di teatro. Tra magazzini di costumi vecchi, travi di legno e copioni dei grandi autori stranieri tradotti in dialetto napoletano, Raffaele prima e Catia poi si appassionano al teatro a tal punto da non poterne fare a meno, anche quando a chieder loro di darci un taglio è lo stesso camorrista che qualche mese prima li governava.
E se in un quartiere ad alta densità camorrista tre ragazzini decidessero di sfidare il capo clan di turno che per anni hanno ammirato, imitato, applaudito con un semplice corteo-teatro fatto di attori cittadini? Beh, sarebbe Tutta un’altra storia.
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Alessandro Gallo (Napoli, 1986) esordisce con il romanzo Scimmie (Navarra Editore 2011, nuova edizione 2016, Premio Iride Cava de’ Tirenni 2012), dal quale è tratto lo spettacolo teatrale omonimo prodotto da NtS’ Nuovo Teatro Sanità/Caracò teatro. Co-fondatore e direttore dell’associazione Caracò, per la quale è anche coautore del romanzo-inchiesta sulle mafie in Emilia-Romagna Non diamoci pace. Diario di un viaggio (il)legale (2014) e delle antologie La giusta parte (2011) e La Grammatica di Nisida (2013), quest’ultima vincitrice del Premio Napoli Cultural 2013. Nel 2014 riceve la Medaglia d’argento al valor civile “Premio Carlo La Catena” per l’attività editoriale e per il teatro di impegno civile. Il suo secondo romanzo s’intitola Andrea torna a settembre (Navarra Editore 2014). È ideatore e coordinatore del laboratorio di teatro inchiesta Il viaggio legale da Emilia a Romagna (menzione speciale Premio Cevenini 2013) sostenuto dal Comune di Casalecchio di Reno per il progetto Il futuro volta le spalle alle mafie. Ne è nato lo spettacolo Mafia Stop, Pop!, miglior spettacolo di impegno civile al Festival Teatro Lab di Reggio Emilia. Dal 2015 è promotore teatrale per La Corte Ospitale di Rubiera (RE).

Il secondo appuntamento, domenica 14 maggio, sarà dedicato al libro “C’era una volta l’India. E c’è ancora” di Antonio Ortoleva, edito da Navarra Editore.
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Scheda del libro

In viaggio nel misterioso continente indiano tra tradizioni ancestrali e modernità: senza soluzione di continuità dall’antica spiritualità, a Gandhi, da New Delhi allo sfruttamento del territorio da parte delle multinazionali.
Come un novello Pasolini, poco più di cinquant’anni dopo, il giornalista siciliano Antonio Ortoleva ci accompagna in un viaggio di conoscenza del magico continente indiano attraverso un testo ricco e appassionante congegnato sia come guida – per chi raggiunge l’India per la prima volta o per chi invece non ci andrà mai ma vuole comunque saperne di più – sia come piccola antologia su chi dell’India ha già scritto: partendo dalle luminose figure di mistici e da Gandhi, per arrivare allo stile di vita indiano, e ai confronti continui con l’occidente. Il saggio si muove tra la vecchia e la nuova realtà del subcontinente indiano, realtà che sembrano convivere e intersecarsi senza frizioni né disagi nella maggior parte della popolazione.
Il testo è suddiviso in dodici capitoli, ognuno dedicato a un tema: dall’inquadratura di New Delhi, alla spiritualità; dalle città sacre al rapporto tra gli indiani e gli animali; dallo sfruttamento di queste terre da parte delle multinazionali estere, agli italiani che lì hanno trovato una seconda casa. Un appassionante diario di viaggio nel Nord dell’India poco ragionato, nel senso che esprime e racconta visioni non mediate dalla mente, specialmente dalla mente occidentale. Antonio Ortoleva giornalista
Un album fotografico completa il libro, insieme con una breve antologia dedicata ai mistici indiani che hanno affascinato l’Occidente negli ultimi cinquant’anni.
Seguendo le famose orme di Pasolini e del suo L’odore dell’India, Antonio Ortoleva  ci coinvolge in una narrazione empatica che sta a metà tra la guida di viaggio e il diario narrativo
Antonino Ortoleva è giornalista professionista, redattore per trent’anni al Giornale di Sicilia sede centrale di Palermo,  già cronista culturale presso quotidiani e periodici, e direttore del Gr di Radio Cento Passi.

Per il terzo appuntamento, sabato 20 maggio, saranno presento Maurizio Quilici e Marinella Fiaschi, autori del libro “Storia di Aya. In fuga dalla Siria per amore”, edito da Imprimatur.

Scheda del libro Storia di Aya copertina

«Fadi e Aya non hanno conosciuto il dramma dei barconi, non hanno rischiato di annegare nelle acque del Mediterraneo, ma in Siria hanno visto da vicino la guerra, le uccisioni, i bombardamenti. Per questo volevano lasciarsi tutto alle spalle e avviare una nuova vita in Occidente. Hanno, invece, vissuto un incubo e rischiato di essere risucchiati nuovamente nell’inferno dal quale fuggivano».
Fadi e Aya, due ragazzi siriani, si innamorano a distanza. Lui vive in Svezia, dove ha chiesto asilo politico, lei a Latakia, in Siria. Sul capo di lei, appena diciotto anni, pende un triste destino: la diagnosi di un tumore a un piede con l’unica, incerta soluzione di amputare l’arto. L’attrazione che li cattura, però, è così profonda che va oltre la malattia e la distanza. Dopo mille difficoltà, riusciranno a incontrarsi a Beirut, in Libano, dove si sposeranno, partendo subito per Roma per trascorrere la “luna di miele”. Nella città eterna, però, qualcosa non gira per il verso giusto, trascinandoli in un’odissea disseminata di delusioni, ma anche di aiuti insperati, e soprattutto di tanta forza di volontà. Una peregrinazione che si dipanerà per mesi prima che si apra uno spiraglio, e che coinvolgerà il mondo politico e diplomatico, i media, strutture ospedaliere, associazioni di volontariato e numerosi privati. Una storia vera, fatta di speranza e tanta solidarietà.
maurizio quilici
Maurizio Quilici, nato nel 1946 a Lido di Camaiore (Lucca), si è laureato alla Sapienza di Roma in Giurisprudenza con una tesi in Medicina criminologica e psichiatria forense. Nella stessa Università ha conseguito un Master in Diritto Minorile, perfezionandosi quindi in Mediazione Familiare presso la Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione. Giornalista professionista, è stato caporedattore dell’Agenzia Ansa. Per alcuni anni ha collaborato con la Società italiana di psicologia. Nel 1988 ha fondato l’Isp, Istituto di studi sulla paternità, di cui è presidente. È autore di numerosi articoli e saggi sulla paternità, fra i quali Il padre ombra (Giardini, 1988), per il quale ha ricevuto un Premio della Cultura dalla Presidenza del Consiglio, Onora il padre e la madre (Bompiani, 2001), Storia della paternità (Fazi, 2010), Manuale del papà separato (Datanews, 2012), Grandi uomini, piccoli padri (Fazi, 2015).
Marinella Fiaschi, nata nel 1954 a Roma, lavora nel campo dell’informatica e fin da giovanissima si è distinta nel volontariato. Ha prestato la sua opera con l’Avo (Associazione Volontari Ospedalieri) dedicandosi ai bambini ospedalizzati. È membro dell’associazione Scuola di Pace, con la quale è intervenuta fra l’altro all’Aquila e ad Amatrice dopo i terremoti, sempre occupandosi di bambini, e dell’associazione Ridere per vivere, presso la quale ha frequentato un corso per clown. Il suo slogan: «Volontari si nasce, non si diventa».

L’ultimo incontro, sabato 27 maggio, sarà dedicato ai libri di Ilaria Guidantoni e proporrà il tema delle “Culture Mediterranee” al quale l’autrice ha dedicato diverse pubblicazioni. Ilaria Guidantoni

Ilaria Guidantoni, Fiorentina di nascita, vive e lavora tra Roma, Milano e Tunisi. Giornalista Scrittrice e Bloguère, si dedica alla mediterraneità, in particolare il dialogo interreligioso e interculturale, l’evoluzione del femminile, le rivolte arabe e la cooperazione tra le due sponde.
Laureatasi in Filosofia Teoretica all’Università Cattolica di Milano con una tesi sul filoso Wladimir Jankélévitch, si è interessata di problemi legati alla corporeità, disagi affettivi e disturbi del comportamento alimentare. Ha pubblicato il saggio Vite sicure. Viaggio tra strade e parole (Edizioni della Sera, marzo 2010); la raccolta di poesie e racconti Prima che sia Buio, (Colosseo Grafica Editoriale, novembre 2010); l’istant book I giorni del gelsomino (P&I Edizioni, febbraio 2011); il romanzo verità Tunisi, taxi di sola andata (NO REPLY Editore, marzo 2012). Il 14 gennaio 2013 è uscito il reportage Chiacchiere, datteri e thé – Tunisi, viaggio in una società che cambia (Albeggi Edizioni); la seconda edizione, in versione ebook è del gennaio 2014. Il 25 novembre 2013 è uscito il racconto Chéhérazade non abita qui nel libro collettivo “Chiamarlo amore non si può” (Casa Editrice Mammeonline di Foggia), un’iniziativa rivolta agli adolescenti per prevenire la violenza di genere. Ha collaborato con  il “Dizionario Enciclopedico delle Migrazioni Italiane nel Mondo” per le voci l’osmosi siciliana in Tunisia, l’emigrazione italiana interna nel  Novecento e i lavoratori italiani nelle miniere nel mondo (SERItaliAteneo, maggio 2014). A gennaio 2015 sono usciti Il potere delle donne arabe (Mimesis Editore) e Marsiglia-Algeri, Viaggio al chiaro di luna, un reportage sull’attualità algerina (Albeggi Edizioni). Il 12 maggio 2015 è uscito il romanzo Corrispondenze mediterranee, viaggio nel sale e nel vento (Oltre Edizioni). Per lo stesso editore sta lavorando a un libro di racconti dedicato a Firenze, che l’autrice considera il viaggio di ritorno e sta facendo ricerca sul poeta franco-algerino Jean Sénac. Da novembre 2014 è direttore del quotidiano on line book I giorni del gelsomino (P&I Edizioni, febbraio 2011); il romanzo verità Tunisi, taxi di sola andata (NO REPLY Editore, marzo 2012). Il 14 gennaio 2013 è uscito il reportage Chiacchiere, datteri e thé – Tunisi, viaggio in una società che cambia (Albeggi Edizioni); la seconda edizione, in versione ebook è del gennaio 2014. Il 25 novembre 2013 è uscito il racconto Chéhérazade non abita qui nel libro collettivo “Chiamarlo amore non si può” (Casa Editrice Mammeonline di Foggia), un’iniziativa rivolta agli adolescenti per prevenire la violenza di genere. Ha collaborato con  il “Dizionario Enciclopedico delle Migrazioni Italiane nel Mondo” per le voci l’osmosi siciliana in Tunisia, l’emigrazione italiana interna nel  Novecento e i lavoratori italiani nelle miniere nel mondo (SERItaliAteneo, maggio 2014). A gennaio 2015 sono usciti Il potere delle donne arabe (Mimesis Editore) e Marsiglia-Algeri, Viaggio al chiaro di luna, un reportage sull’attualità algerina (Albeggi Edizioni). Il 12 maggio 2015 è uscito il romanzo Corrispondenze mediterranee, viaggio nel sale e nel vento (Oltre Edizioni). Per lo stesso editore sta lavorando a un libro di racconti dedicato a Firenze, che l’autrice considera il viaggio di ritorno e sta facendo ricerca sul poeta franco-algerino Jean Sénac. Da novembre 2014 è direttore del quotidiano on line book I giorni del gelsomino (P&I Edizioni, febbraio 2011); il romanzo verità Tunisi, taxi di sola andata (NO REPLY Editore, marzo 2012). Il 14 gennaio 2013 è uscito il reportage Chiacchiere, datteri e thé – Tunisi, viaggio in una società che cambia (Albeggi Edizioni); la seconda edizione, in versione ebook è del gennaio 2014. Il 25 novembre 2013 è uscito il racconto Chéhérazade non abita qui nel libro collettivo “Chiamarlo amore non si può” (Casa Editrice Mammeonline di Foggia), un’iniziativa rivolta agli adolescenti per prevenire la violenza di genere. Ha collaborato con  il “Dizionario Enciclopedico delle Migrazioni Italiane nel Mondo” per le voci l’osmosi siciliana in Tunisia, l’emigrazione italiana interna nel  Novecento e i lavoratori italiani nelle miniere nel mondo (SERItaliAteneo, maggio 2014). A gennaio 2015 sono usciti Il potere delle donne arabe (Mimesis Editore) e Marsiglia-Algeri, Viaggio al chiaro di luna, un reportage sull’attualità algerina (Albeggi Edizioni). Il 12 maggio 2015 è uscito il romanzo Corrispondenze mediterranee, viaggio nel sale e nel vento (Oltre Edizioni). Per lo stesso editore sta lavorando a un libro di racconti dedicato a Firenze, che l’autrice considera il viaggio di ritorno e sta facendo ricerca sul poeta franco-algerino Jean Sénac. Da novembre 2014 è direttore del quotidiano on line book I giorni del gelsomino (P&I Edizioni, febbraio 2011); il romanzo verità Tunisi, taxi di sola andata (NO REPLY Editore, marzo 2012). Il 14 gennaio 2013 è uscito il reportage Chiacchiere, datteri e thé – Tunisi, viaggio in una società che cambia (Albeggi Edizioni); la seconda edizione, in versione ebook è del gennaio 2014. Il 25 novembre 2013 è uscito il racconto Chéhérazade non abita qui nel libro collettivo “Chiamarlo amore non si può” (Casa Editrice Mammeonline di Foggia), un’iniziativa rivolta agli adolescenti per prevenire la violenza di genere. Ha collaborato con  il “Dizionario Enciclopedico delle Migrazioni Italiane nel Mondo” per le voci l’osmosi siciliana in Tunisia, l’emigrazione italiana interna nel  Novecento e i lavoratori italiani nelle miniere nel mondo (SERItaliAteneo, maggio 2014). A gennaio 2015 sono usciti Il potere delle donne arabe (Mimesis Editore) e Marsiglia-Algeri, Viaggio al chiaro di luna, un reportage sull’attualità algerina (Albeggi Edizioni). Il 12 maggio 2015 è uscito il romanzo Corrispondenze mediterranee, viaggio nel sale e nel vento (Oltre Edizioni). Per lo stesso editore sta lavorando a un libro di racconti dedicato a Firenze, che l’autrice considera il viaggio di ritorno e sta facendo ricerca sul poeta franco-algerino Jean Sénac. Da novembre 2014 è direttore del quotidiano on line book I giorni del gelsomino (P&I Edizioni, febbraio 2011); il romanzo verità Tunisi, taxi di sola andata (NO REPLY Editore, marzo 2012). Il 14 gennaio 2013 è uscito il reportage Chiacchiere, datteri e thé – Tunisi, viaggio in una società che cambia (Albeggi Edizioni); la seconda edizione, in versione ebook è del gennaio 2014. Il 25 novembre 2013 è uscito il racconto Chéhérazade non abita qui nel libro collettivo “Chiamarlo amore non si può” (Casa Editrice Mammeonline di Foggia), un’iniziativa rivolta agli adolescenti per prevenire la violenza di genere. Ha collaborato con  il “Dizionario Enciclopedico delle Migrazioni Italiane nel Mondo” per le voci l’osmosi siciliana in Tunisia, l’emigrazione italiana interna nel  Novecento e i lavoratori italiani nelle miniere nel mondo (SERItaliAteneo, maggio 2014). A gennaio 2015 sono usciti Il potere delle donne arabe (Mimesis Editore) e Marsiglia-Algeri, Viaggio al chiaro di luna, un reportage sull’attualità algerina (Albeggi Edizioni). Il 12 maggio 2015 è uscito il romanzo Corrispondenze mediterranee, viaggio nel sale e nel vento (Oltre Edizioni). Per lo stesso editore sta lavorando a un libro di racconti dedicato a Firenze, che l’autrice considera il viaggio di ritorno e sta facendo ricerca sul poeta franco-algerino Jean Sénac. Da novembre 2014 è direttore del quotidiano on line

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AUTOMOBILISMO – La Mazza e Giuseppe Nicolosi campionato Italiano GT al via nel week end ad Imola

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La Mazza Nicolosi

GT3: La Mazza correrà anche sulla Ferrari 458 Gt3 della Easy Race

Catania (e la Sicilia) ampiamente rappresentata nel circuito del motorsport. Al Campionato Italiano Gran Turismo al via nel week end ad Imola, saranno ben due i piloti etnei impegnati. Francesco La Mazza e Giuseppe Nicolosi correranno insieme sulla Porsche 997 GT3 del team Ebimotors nella classe Gt Cup. La Mazza parteciperà anche alla classe Gt3 alla guida della Ferrari 458 della Easy Race. Insomma, un grande proscenio per due ottimi piloti che si faranno valere nella competizione che più di ogni altra riunisce i migliori d’Italia.FERRARI 458 _Magli La Mazza 1

LE EMOZIONI (E LE INTENZIONI) DEI PROTAGONISTI
LA MAZZA: “Sono esaltato perché quest’anno, che segnerà il definitivo ritorno al campionato italiano GT, avrò la possibilità di gareggiare addirittura per due competizioni. Oltre ad aver trovato l’accordo con la Easy Race di Michele Paccagnella, per correre con la Ferrari, il primo vero amore che non si scorda mai,  sono stato in seguito contattato da Peppe Nicolosi che mi ha paventato l’idea di gareggiare insieme con la Porsche. L’ho portato in Ebimotors (team d’eccellenza e di riferimento in Italia per la scuderia di Stoccarda). Non era facile ipotizzare di gareggiare per la Gt3 e per la Gt Cup anche perché in un primo momento si pensava che le gare fossero accorpate. Invece così non è stato, visto che saranno presenti 40 equipaggi suddivisi nelle 5 classi. Dovrò sperimentare il doppio ruolo (e la doppia gara) con Magli in Ferrari e con Nicolosi su Porsche. Per me la Porsche è una vettura nuova, ma  la macchina nei test ha subito mostrato di essere ben bilanciata. Peppe (Nicolosi, ndr) è all’esordio, provenendo dai kart, e potrebbe pagare lo scotto di non conoscere i circuiti, ma sono certo che le sue qualità verranno fuori al meglio e dopo un normale periodo di apprendistato, saprà destreggiarsi senza difficoltà. Dispendio di energie per correre due gare in un lasso di tempo ravvicinato? Posso supportarle. Sono preparato atleticamente”.PORSCHE 997 Ebimotors La Mazza Nicolosi
NICOLOSI: “Confesso la mia grande emozione per l’esordio. Avevo una gran voglia di misurarmi con i piloti più bravi nel campionato più importante. Ho coronato questo sogno e ne sono doppiamente felice, anche perché l’esordio avverrà sulla mia auto preferita, la Porsche, e nella Ebimotors, il team più prestigioso che partecipa ai campionati italiani con la vettura tedesca. Ho una valida esperienza nei kart: sono stato anche terzo assoluto in Italia nella classe 125 e ho partecipato alla Formula Arcobaleno (l’attuale Formula Gloria) e svolto test in Formula Master. Manco dalle gare da 8 anni (si è dedicato con successo alla carriera lavorativa, sempre in Porsche, ma con mansioni commerciali, ndr), ma mi sono preparato sia atleticamente che mentalmente. Sarà il primo campionato che correrò su auto a vetture coperte e sono felice di farlo con Ciccio La Mazza con cui ho un ottimo rapporto. E’ stato lui a portarmi nel campionato italiano Gt e so quanto sia veloce. L’approccio con la vettura è stato ottimo. Inoltre, io sono grande tifoso del Catania: Ciccio ha scelto il numero, ma io i colori, e il rossazzurro domina sulla nostra livrea, ma anche sul mio casco e sulla tuta. Gareggiare sui grandi circuiti italiani? Monza e Imola sono quelli che mi affascinano di più, ma anche gli altri sono storici. Non vedo l’ora”.FERRARI 458 _Magli La Mazza

LA MAZZA E NICOLOSI, CARRIERA E PALMARES
LA MAZZA
2006 Campionato Italiano GT  Lamborghini Gallardo GT3  –  Mik Corse
14/05/2006  Misano 3°
28/05/2006  Vallelunga  3°
11/06/2006  Magione 2°/3°
01/10/2006  Mugello   2°

2007 Campionato Italiano GT Ferrari 430 GT2  –  EdilCris racing Team
01/04/2007 Adria 3°
17/06/2007 Magione  3°
01/07/2007 Mugello 2°/3°
22/07/2007 Mugello  1°
2009 Campionato Italiano GT  Ferrari 430 GT3  –  Kessel Racing
19/07/2009 Misano  1°/2°
27/09/2009 Mugello  3°
22/11/2009 Vallelunga 6 ore   2°
PORSCHE 997 La Mazza Nicolosi
2010 Trofeo Maserati Europa Maserati MC
05/09/2010 Oschersleben (GE)    3°

2012 Porsche 997 GT3 R  –  Autorlando
25/11/2012 Vallelunga 6 ore   3°

NICOLOSI
ANNI 90 KARTING
debutto a 11 anni 100 JUNIOR 125 CC, VARIE CATEGORIE.

ANNI 2000 e a seguire Campionati Regionali Karting
Campionato Italiano 125  Kart a squadre: 3 posto assoluto
Formula Arcobaleno
Campionato  Italiano con ottimi piazzamenti. Sospende l’attività sportiva per dedicarsi al lavoro con ampio successo, tanto da raggiungere in tempi recenti il premio come “Top100” tra i consulenti di vendita Porsche in tutto il mondo, venendo premiato direttamente dal direttivo Porsche AG di Stoccarda. Lavora come consulente alle Vendite presso il centro Porsche Catania. Dal 2010 a oggi prosegue l’attività di pilotaggio, alternandosi con ottime prestazioni in Formula Renault 2000, tra test e long run in pista, fino all’impegnativa e potente Formula Master, con cui effettua positivi test che fanno emergere ottimi riscontri cronometrici.

LA GARA
Il week end ad Imola avrà inizio il 28 aprile prossimo con le prove libere.
Sabato 29 aprile, le qualifiche ufficiali. Alle 8.30 e alle 8.55 per la Gt Cup. Alle 9.20 e alle 9.45 per la Gt3.
Sempre sabato la prima delle due gare (12.40 Gt Cup; 13.55 Gt3)
Domenica 30 aprile, gara due (13.55 Gt3, 15.55 Gt Cup)
Confermata la copertura televisiva live su RAI Sport per tutte le quattordici gare distribuite su sette appuntamenti che si svolgeranno tutti in autodromi italiani.

FORMULA
La struttura del campionato: sette appuntamenti che si disputeranno sui più importanti tracciati italiani ognuno dei quali ospiterà due gare di 48 minuti + 1 giro. I due piloti si alternano alla guida della vettura nel corso di ogni singola gara.

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SANT’AGATA MILITELLO – Piccole e medie imprese dei Nebrodi alla conquista dei mercati esteri

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melindarecuperoassessore

Incontro con delegazione lituana e “Consorzio Agritalia”

Due manifestazioni, tra maggio e settembre, in collaborazione tra il Comune di Sant’Agata Militello, il Consorzio “Agritalia” e la Camera di Commercio di Vilnius, capitale della Lituania. Questo il tema della prima riunione operativa, tenutasi al Comune.
Per il Comune santagatese erano presenti il sindaco, Carmelo Sottile e l’assessore allo Sport e turismo, Melinda Recupero. Il Consorzio era rappresentato da Antonino Caruso, Vincenzo Mastrantonio e Calogero Campochiaro. Per la Camera di Commercio Italo-lituana, era presente Francesco La Ferrera, referente in Italia per la Regione Sicilia.
Il 27 maggio nel Salone dei principi del Castello Gallego si terrà un convegno su “Nuovi mercati e tipologie di marketing per piccole e medie imprese”. In pratica la presentazione ufficiale del Consorzio Agritalia il cui obiettivo è quello di migliorare la qualità socio-economica delle piccole e medie imprese dei vari territori. In particolare, nel corso del convegno, saranno illustrate le strategie che il Consorzio intender mettere in atto per promuovere il territorio e le attività imprenditoriali legate ad Agricoltura, Artigianato, Pesca e turismo. carmelo-sottile
“Il nostro primo obiettivo – ha dichiarato Antonino Caruso – è quello di individuare nuovi mercati per la diffusione e la commercializzazione dei prodotti dei nostri associati”. “A settembre infatti – aggiunge – è in programma una manifestazione di tre giorni, caratterizzata da incontri, conferenze, convegni specifici su varie tematiche inerenti le aziende che aderiscono al Progetto del Consorzio”.
“In quella occasione – aggiunge l’assessore al turismo di Sant’Agata, Melinda Recupero – sarà presente anche il console onorario lituano a Palermo, il presidente della Camera di Commercio, italo-lituana, Ugo Meucci con il referente per la Sicilia, ed un rappresentante della Camera di Commercio, Italo-francesce-magrebina, Angelo Pavone”.
“Si parlerà, tra l’altro, – continua Francesco La Ferrera della Camera di Commercio Italo-lituana – delle straordinarie potenzialità che il mercato estero rappresenta per la commercializzazione delle eccellenze locali, in particolare quelle agroalimentari. In Lituania, come in molti Paesi, anche del Nord Europa c’è grande attenzione verso i nostri prodotti e per questo motivo inviteremo i responsabili per gli acquisti di grosse aziende di distribuzione che verranno a visitare le realtà produttive del nostro territorio”.
Prevista anche la presenza di numerosi stands dove troveranno ospitalità i produttori di olio, farine, prodotti conservieri ed agroalimentari in genere oltre ad artigiani, ed aziende turistiche.

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FIGURINE – 734 immagini ed un album per raccontare la Brolo sportiva di oggi

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E’ già in edicola con volti, nomi e luoghi di Brolo e delle strutture sportive Olympic Saracen, Brolo Soccer, Carmine Sporting Club  Fashion Dance, Ricc Volley Brolo, Futura Brolo, Circolo del Tennis Brolo. L’iniziativa editoriale è curata dalla Akinda, Casa Editrice Digitale di Milano specializzata nella cura e redazione di prodotti editoriali per Associazioni Sportive e Manifestazioni culturali.

album 2017 (2)
La realizzazione di questa raccolta di figurine, che rievoca trascorse epoche  giovanili alla ricerca di doppioni e giocate “‘o susciuni”, è stata fortemente voluta dall’assessore allo sport Maurizio Caruso con il coinvolgimento delle Società Sportive.

album 2017 (1)

La realizzare l’ “Album delle Figurine dello Sport” locale, ha anche altri risvolti infatti dai ricavati la società potrà omaggiare uno o più defibrillatori al comune ed alla società sportive locali, fornendo un aiuto concreto sull’impiego degli stessi apparecchi. Solo nella stagione 2015/2016 – dicono i responsabili della Akinfa, sono state più di 40 le Società e i Comuni che hanno ricevuto in regalo un defibrillatore grazie a questa iniziativa.

 

album 2017 (3)

Lo stesso assessore scrive nell’intro di presentazione dell’album, che è già in distribuzione: “Sicuramente originale l’idea di creare un album di figurine con le immagini degli atleti aderenti alle società sportive di Brolo, sarà di certo divertente far scorrere tra le mani le immagini degli agonisti accompagnate dal leggendario: Ce l’ho,Ce l’ho, Ce l’ho, manca…….ma questa volta i protagonisti non saranno calciatori famosi, bensì i ragazzi e le ragazze delle numerose strutture sportive dislocate sul nostro territorio comunale.”

L’assessore scrive ancora “Svolgere attività sportiva non solo aiuta il benessere fisico di ognuno di noi, ma è senza dubbio un eccellente viatico nella crescita individuale. Praticare sport significa socializzare, condividere , relazionarsi, fare sacrifici per raggiungere dei traguardi, insomma così come nella vita disputare una giornaliera partita, nella quale ti prepari, lotti, ti impegni e qualche volta segni anche un bel goal che ti gratifica nel corpo e nello spirito.

maurizio carmelo 222 maggio 2016

Questi i motivi che ci hanno spinto – parlando anche per conto del sindaco Irene Ricciardello –  ad aderire al progetto proposto dalla AKinda,

Nell’album ci sarà anche uno spazio dedicato alle foto e a cenni storici riguardanti il paese.

L’album di figurine si potrà acquistare presso le edicole e le cartolerie di Brolo che hanno aderito al progetto.

L’assessore ha voluto nella sua nota porgere un ringraziamento particolare alle società sportive che praticano Calcio, Tennis, Volley, le Palestre, le scuole di Danza sportiva e tutti gli atleti che insieme al personale dell’Ufficio Turistico di Brolo hanno permesso che l’Album venisse realizzato.

Sicuramente una bella testimonianza da conservare.

Potrete trovare album e pacchetti presso:

castello-di-brolo-con-palloncini-ph-max-scaffidi-2

ARCHIMEDE DI IANNELLO VINCENZO VIA UMBERTO I 5

CARTO-LIBRERIA-EDICOLA-PIDONTI VIA LIBERTA’ 2

CARTOGADGET SRL VIA VITTORIO EMANUELE III 27

CARTOLERIA SIRIUS PIAZZA CARLO ALBERTO DALLA CHIESA 5

RIVENDITA MONITTO MARIA SOFIA VIA VITTORIO EMANUELE 95

 

Brolo, per la cronaca non è nuova a queste iniziative,. Un’analogo raccolta venne realizzata nel  2012 a cura delle TreEsse

 

CALCIO – Le promesse del calcio brolese in un album di figurine

BROLO – Un portiere per un “regista”- Lo scambio per completare l’album dei giocatori

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